Tempo di lettura stimato:
3h 4m
Genere: Avventura, Formazione
Editore: Einaudi
Anno: 2014
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 92 Pagine
Isbn 10: 8806218832
Isbn 13: 9788806218836
Trama
Maurizio ha dieci anni e non vede l'ora che comincino le vacanze. Per lui l'estate significa stare dai nonni a Crabas: lì ogni anno ritrova Franco e Giulio, fratelli di biglie, di ginocchia sbucciate e caccia alle libellule, e domina con loro un piccolo universo retto da legami che sembrano destinati a durare per sempre. Ma nell'estate del 1986 qualcosa di imprevedibile incrinerà la loro infanzia e mostrerà a tutti, adulti e ragazzi, quanto possa essere fragile il granito delle identità collettive.
Basta un prete venuto da fuori a fondare una nuova parrocchia per portare una scintilla di fanatico antagonismo dove prima c'erano solo fratellanze. In quella crepa della comunità l'estraneo può assumere qualunque volto, persino i capelli rossi di un inseparabile compagno di giochi.
In questo racconto insieme comico e profondo, la penna inconfondibile di Michela Murgia ci regala un'appassionata storia di formazione in cui il protagonista scopre - insieme al lettore - cosa significa dire noi.
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Le recensioni degli AccioBookers
Katelikki
Recensito il 11/03/2024
Audiolibro.
Protagonista di questa breve vicenda ambientata a Cabras, paesino natìo della scrittrice, è Maurizio. Lui è un ragazzino che passa tutte le estati dai suoi nonni nel paese in compagnia dei suoi amici a giocare per strada. La scrittrice si sofferma dapprima sulla vita degli abitanti, sulle tradizioni e sulla loro unione ma in particolare sulla vita religiosa in quanto nel paese è presente una sola Chiesa che unisce gli abitanti sotto la sua giurisdizione. Tutto cambia quando viene istituita una seconda Chiesa e la placida quotidianità viene interrotta e le persone si trovano divise tra le due appartenenze. Maurizio in queste vicende ne è protagonista e rappresenta tutto il vissuto dei paesani con le loro incertezze e paure.
Il romanzo è veramente breve ma molto intenso, mi piace sempre come l'autrice racconta della sua Sardegna con le luci e le ombre e faccia rivivere attraverso la sua scrittura antiche tradizioni e la mentalità di una Regione che tutt'oggi si sente distante dall'unione Nazionale.
EDIT: ascoltando la seconda puntata del podcast Morgana ho scoperto che le vicende raccontate qui sono autobiografiche. L'autrice ha raccontato della sua vita e della sua infanzia ma non è riuscita a fare in modo che il protagonista (Maurizio) fosse una bambina perché soggetta inconsciamente alle regole del patriarcato.