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Il canto di Penelope (30)

Margaret Atwood

Genere: Classici moderni, Storia

Editore: Ponte alle Grazie

Anno: 2018

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 160 Pagine

Isbn 10: 8833311325

Isbn 13: 9788833311326

Trama

Fedele e saggia, Penelope ha atteso per vent'anni il ritorno del marito che, dopo aver vinto la guerra di Troia, ha vagato per il Mar Mediterraneo sconfiggendo mostri e amoreggiando con ninfe, principesse e dee, facendo sfoggio di grande astuzia, coraggio e notevole fascino, e guadagnandosi così una fama imperitura. E intanto che cosa faceva Penelope, chiusa in silenzio nella sua reggia? Sappiamo che piangeva e pregava per il ritorno del marito, che cercava di tenere a bada l'impulsività del figlio adolescente, che si barcamenava per respingere le proposte dei Proci e conservare così il regno. Ma cosa le passava veramente per la testa? Dopo essere morta e finita nell'Ade, Penelope non teme più la vendetta degli dèi e desidera raccontare la verità, anche per mettere a tacere certe voci spiacevoli che ha sentito sul suo conto. La sua versione della storia è ricca di colpi di scena, dipana dubbi antichi e suggerisce nuovi interrogativi, mettendo in luce la sua natura tormentata, in contrasto con la sua abituale immagine di equilibrio e pacatezza. L'autrice di culto Margaret Atwood, con la sua scrittura poetica, ironica e anticonvenzionale, dà voce a un personaggio femminile di grande fascino, protagonista di uno dei racconti più amati della storia occidentale.

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Le recensioni degli AccioBookers

Ireland🌸

Mi sono approcciata a questo libro abbastanza prevenuta a causa di numerose recensioni negative e invece...Un piccolo capolavoro!!L’irriverente e ingegnosa reinterpretazione di Margaret Atwood mi ha fatto guardare con occhi diversi una parte famosissima della mitologia greca(come si evince dal titolo,si tratta della storia di Ulisse e Penelope).Ho trovato originale e d’effetto la scelta stilistica dell’autrice di alternare alla narrazione di Penelope il coro delle dodici ancelle impiccate perché ritenute da Ulisse “infedeli”.In definitiva è stata una lettura molto scorrevole e ricca di spunti di riflessione.

🌙 The Moon Witch

Recensito il 03/04/2023

Profondamente sopravvalutato
Già la coppia Penelope-Ulisse non è una delle mie preferite per come ce la racconta Omero. Speravo che nel suo rimaneggiamento, la Atwood me ne consegnasse una versione se non più autentica quantomeno più simpatica. No, per niente.

Anzi, se possibile la rende peggiore: invisiosa, vigliacchetta, che non prende posizione e costantemente ammicca a voler essere ‘sta gran donna quando in realtà è solo la degna consorte del su’ marito. Quell'Ulisse dalle mille astuzie, manipolatore e narcisista, che mal tollero. Ma forse ho un problema con la popolazione tindarica. Non lo so.

Ha contribuito a non farmi piacere il libro anche la tendenza della Atwood di disseminare riferimenti al Mito e all'Odissea che purtroppo non riesci a cogliere se non hai letto tutta l'Opera o se non la ricordi. E sono dei riferimenti che diventano snervanti.

Anche l'aspettativa altissima ha fatto il resto.
Più che un canto, uno sbadiglio. Rinunciabilissimo

_________________

📝Note Personali

  • Roma
  • Regalo di Vi'
  • Copia data via in scambio su Acciobooks

iriselle varee

Recensito il 10/12/2023

Una novella iniziata veramente bene, che prometteva uno sviluppo ed un finale degni di questo nome; peccato, però, che a un certo punto abbia completamente cambiato rotta e abbia preso una strada diversa da quella che mi aspettavo.
Se inizialmente si proponeva di raccontare la storia di Penelope così come non era mai stata narrata fino ad ora, alla fine non ha aggiunto nulla di nuovo, anzi ha soltanto ribadito concetti già noti. Solo una piccola allusione ad un evento probabilmente accaduto ci lascia intendere qualcosa di nuovo e di diverso dalla leggenda popolare, ma la meraviglia finisce qui.
Inutile e dannoso, a mio avviso, tutto il discorso sulla contemporaneità di cui è colmo il libro ad un certo punto. In sole 160 pagine o giù di lì non conviene affatto intavolare discorsi ben più grandi, soprattutto quando si ha la consapevolezza di non riuscire ad affrontarli tutti in così poco spazio – modestissima e ben poco popolare opinione.
Insomma, non ho trovato nulla di ciò che mi era stato promesso. Piacevole e veloce la lettura, nel complesso, che però non lascia un bagaglio culturale in più di quanto già la scuola pubblica non ci insegni a riguardo.