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Per ultimo il cuore (1)

Margaret Atwood

Genere: Distopia,

Editore: Ponte alle Grazie

Anno: 2016

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 372 Pagine

Isbn 10: 886833478X

Isbn 13: 9788868334789

Trama

In un Nord America messo in ginocchio da una disastrosa crisi economica e dal dilagare della criminalità, Stan e Charmaine, una giovane coppia innamorata, cedono alla falsa lusinga della normalità e della sicurezza promesse da un avvenente progetto, in cambio della rinuncia a qualche «piccola» libertà personale. Finiscono in una città troppo bella per essere vera, dove tutti hanno una casa e stanno bene, dove il prezzo è lavorare per un losco personaggio a capo della comunità, facendo cose orribili: per esempio praticare iniezioni letali ai condannati a morte o lavorare in una sorta di mercato del sesso. Si ritrovano così a fare il male per libera scelta ma contro la loro volontà. Questa situazione conflittuale li trascinerà in un surreale complotto che darà lo spunto per interrogarsi su cosa significhi amare – in un futuro dove non solo il sesso ma anche l'amore è mercificato – e scegliere.

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Le recensioni degli AccioBookers

sivy

In un futuro (ma neanche troppo) distante la società è in pieno collasso, i tassi di disccupazione sono arrivati alle stelle e sembra non esserci via d’uscita. Se non Positron, una specie di società chiusa dove si lavora, si guadagna e si vive in una propria casa. Ma cosa si nasconde realmente dietro questo miraggio? La Atwood tocca un sacco di temi importanti, dalla distruzione dell’ecosistema, al traffico d’organi, all’amore imposto, agli androidi... insomma un sacco di temi. Il finale mi ha lasciato un po’ perlessa, anche se in effetti è il succo un po’ du quel che accade ai protagionisti. La Atwood quindi per me, si riconderma la regina della distopia moderna.

Ireland🌸

Recensito il 08/10/2022

Dopo un primo sorprendente approccio con l’autrice,ho deciso di confrontarmi con il genere di romanzo per il quale è così celebrata,ossia la distopia.A fine lettura mi rimane un po’ di delusione perché,mentre nella prima parte viene messo in scena un mondo alternativo perfettamente credibile e ben congegnato,capace di far interrogare sul concetto di libertà e su come gli esseri umani siano facilmente manipolabili, ad un certo punto la storia prende una piega inaspettata.Ecco che iniziano a susseguirsi diverse situazioni grottesche che,se da una parte mi hanno fatto ridere di gusto,dall’altra invece sembrano quasi appartenere ad un altro libro.Margaret Atwood rimane comunque una scrittrice magnifica e non vedo l’ora di leggere altri suoi lavori.