Tempo di lettura stimato:
5h 16m
Editore: Einaudi
Anno: 2003
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 158 Pagine
Isbn 13: 9788806166618
Trama
"Tanto per cominciare, Zooey era un giovanotto piccolo, dal corpo estremamente esile. Da dietro (soprattutto dove gli si vedevano le vertebre) sarebbe quasi potuto passare per uno di quegli sparuti bambini di città che ogni estate vengono spediti alle colonie a ingrassarsi e prendere il sole. Visto in primo piano, di faccia o di profilo, era straordinariamente, spettacolosamente bello. La sorella maggiore mi ha pregato di dire che assomigliava all'"esploratore mohicano ebreo-irlandese dagli occhi azzurri che morì tra le vostre braccia al tavolo della roulette di Montecarlo". A salvare in extremis quel volto dall'eccessiva bellezza, se non addirittura dallo splendore, era un orecchio che sporgeva leggermente più dell'altro."
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Le recensioni degli AccioBookers
wellreadvenus
Recensito il 27/08/2023
Gioiello (e mio libro preferito di sempre).
Salinger parla la mia stessa lingua, sento lui e i suoi personaggi spaventosamente vicini al mio cuore. Ho ritrovato tanto di Holden - quindi anche di me - in Franny e Zooey, e mi sono sentita a casa.
C'è Franny, la più piccola della numerosissima famiglia Glass - sette bambini prodigio ormai cresciuti, e per genitori due artisti musicali di fama internazionale - ventenne dolorosamente sensibile e intelligente, nel bel mezzo di una profonda crisi spirituale, che torna a casa dal college e passa le sue giornate a piangere, dormire e pregare sul divano del soggiorno, in compagnia del gatto pulcioso: «Se si continua a ripetere la preghiera senza interruzione (in principio basta che tu lo faccia con le labbra), poi succede che la preghiera diventa autoattiva. Accade qualcosa, dopo un pò di tempo. Non so cosa, ma qualcosa succede, e le parole si sincronizzano coi battiti del cuore, e allora preghi davvero senza fermarti mai. E questo ha un formidabile effetto mistico su tutto il tuo modo di pensare. Voglio dire, questo è più o meno il succo di tutto quanto.»
C'è Bessie che, povera donna, si è ritrovata madre di sette geni sregolati, e se la cava come può: «Non capisco proprio a cosa serva sapere tante cose ed essere tanto intelligenti e così via, se non riuscite a essere felici.»
E c'è Zooey, attore venticinquenne in lotta con se stesso e con l'ingombrante presenza/fantasma dei fratelli maggiori - Seymour, morto suicida e Buddy, che vive da eremita in un bosco: «Prima di tutto, quando cominci a prendertela con le cose e con la gente invece che con te stessa, sei fuori strada.»
Tutto qui. Praticamente non c'è trama. I libri di Salinger sono fatti di dialoghi, dialoghi così potenti e perfetti - tra personaggi così potenti e perfetti - che da soli tengono letteralmente in piedi il libro. È che Salinger non ha bisogno di una trama. Mi inchino.
Prima lettura, finito il 04-10-2015
Seconda lettura, finito nel febbraio 2017