Tempo di lettura stimato:
6h 56m
Genere: Letteratura, Classici, Classici moderni
Editore: Edizioni Clandestine
Anno: 2010
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 208 Pagine
Isbn 13: 9788865962848
Trama
Intorno a "Canne al vento" sopravvive un equivoco che è tempo di sciogliere. In genere, infatti, il titolo porta a insistere sul fatalismo che sarebbe proprio dell’arcaico universo sardo dipinto nel romanzo, umilmente rassegnato ad accettare ciò che riserva la sorte. Ma nella storia delle tre nobili sorelle Pintor, portate sull’orlo della rovina dal ritorno del debole e dissoluto nipote Giacinto, c’è ben di più e ben altro. C’è lo spettro di Lia, la quarta sorella fuggita in continente, che incombe sulla vicenda insieme a quello di don Zame, il patriarca morto in circostanze oscure. Ci sono le sinistre leggende di folletti e fate crudeli che animano gli sfondi selvaggi della Barbagia. C’è l’eterno conflitto fra istinti e convenzioni sociali, che esplode in passioni represse, al limite dell’incesto. Ci sono i sensi di colpa e il desiderio di espiazione, che conducono ai sacrifici più dolorosi. E poi c’è Efix, il servo di casa Pintor, che l’autrice con coraggio innalza a protagonista e motore della vicenda. Vecchio e malato, preda di visioni scatenate dalla malaria e rimorsi insostenibili, Efix non subisce passivamente i colpi del destino; anzi, si spende sino allo sfinimento per raddrizzare le sorti della famiglia Pintor, dimostrando una volontà indomabile che ha poco da invidiare a quella dei coevi superuomini dannunziani. Minuto eppure solenne, enigmatico e trasparente, il “viso olivastro duro come una maschera di bronzo”, Efix rimane uno dei più intensi e indimenticabili personaggi della narrativa italiana del Novecento.
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Le recensioni degli AccioBookers
TinyNurse
Recensito il 25/01/2024
Mentirei se vi dicessi che mi è piaciuto, ma anche se vi dicessi che mi è dispiaciuto leggerlo. Sicuramente non è avvincente a livello di trama, ma le descrizioni poetiche mi hanno molto colpita. Sono contenta di aver letto un romanzo della Deledda, che penso abbia scritto anche temi rivoluzionari per l'epoca!