Nevernight (6)

Nevernight è stato un 50% di aspettative che si sono realizzate e un 50% di meravigliose sorprese. La storia in sé era partita... non dico lenta, perchè non descriverebbe bene quello che intendo, ma diciamo che all'inizio non mi stava prendendo particolarmente e, almeno per il primo quarto di libro la mia concentrazione non era al massimo. Ma poi, la magia! Mi sono ritrovata in un vortice di azione e un continuo susseguirsi di colpi di scena che mi hanno lasciato senza fiato e senza darmi mai il tempo di assimilare tutto quello che andava accadendo. Questo era esattamente quello che mi era stata promesso e sono molto soddisfatta che le mie aspettative non siano state deluse. Quello che invece mi ha sorpreso enormemente è che, nonostante Nevernight si trovi sotto il tag di Young Adult, quello a cui mi sono trovata davanti era tutt'altro che il tipico YA. Anzi, dopo aver completato la lettura posso affermare che il tag è riferito unicamente all'età della protagonista (che è un adolescente) e centra davvero poco, sennò per nulla, col contenuto. Questo è a parer mio, dovuto allo stile di Kristoff. L'autore ha uno stile molto ricco, particolare e articolato. E ci offre una storia senza filtri. A parte la mole di sangue, morte e torture che nel libro si possono trovare in abbondanza; e nessuna di questa è edulcorata; ci sono anche delle scene di sesso descrittivo che; se anche nella storia non stonino affatto ma siano perfettamente in linea con la narrazione e la caratterizzazione dei personaggi; alzano un pochino l'asticella di età a cui il libro dovrebbe riferirsi. Questo è l'aspetto del libro che ho apprezzato di più: il fatto che niente ci viene addolcito e tutto ci viene presentato per quello che realmente è. D'altronde perchè dovrebbe essere diverso? Quelli di cui seguiamo la storia saranno anche adolescenti, si. Ma sono adolescenti che hanno visto tante brutture nella vita; sono adolescenti che hanno già tolto la vita a qualcuno; sono adolescenti che si trovano lì per diventare assassini. La bontà non è ammessa. La debolezza non può essere accettata. E Kristoff fa in modo che ogni personaggio da lui caratterizzato ci permetta di capire questa verità. Li ho amati tutti. Alcuni forse più di altri, certo. Ma è stato uno di quei casi in cui è quasi impossibile odiare qualcuno quando è stato così ben costruito caratterialmente. Anche su questo aspetto posso dire di essere rimasta soddisfatta. L'unica piccola "pecca" del romanzo è che, nonostante il mondo e la mitologia costruita di Kristoff abbiano delle basi solide, ho avuto l'impressione che il libro risentisse un po' della staticità di movimento. Per spiegarmi meglio: alla fin fine tutta la storia si svolge in pochi luoghi stabiliti. Mentre nei discorsi fatti all'interno del romanzo è evidente che il mondo di Nevenight è molto vasto e pieno di potenziale... spero di poter vedere di più nel secondo volume. In definitiva, Nevernight è un romanzo che colpisce, travolge e appassiona. Un romanzo da cui, una volta iniziato, diventa impossibile scappare. E di certo, è perfetto per quelli che hanno perso fiducia negli YA è cercano qualcosa di forte e originale