Godsgrave (0)

A un anno di distanza dagli eventi di Nevernight, ci ritroviamo in un posto sconosciuto dove una stranamente indifesa Mia viene catturata da una schiavista. Come siamo arrivati a questi eventi ci viene chiarito andando quattro mesi indietro, dove troviamo Mia alle prese con assassinio nelle sue vesti di Lama della Chiesa Rossa. Se già il primo libro mi era piaciuto moltissimo, Godsgrave non solo supera di gran lunga Nevernight, ma consacra Jay Kristoff nel mio personale Olimpo degli autori da me più amati: per il suo stile privo di censure, per il ritmo incalzante con quale ci narra le sue storie, per la sua capacità di creare un mondo e una mitologia unica e per aver dato vita a un variegato cast di personaggi che mi sarà impossibile dimenticare. Godsgrave è la versione migliorata di Nevernight. Nel primo libro avevo trovato solo due piccoli "difetti", ovvero la staticità di luogo che si creava inevitabilmente nel momento in cui la storia si concentrava sull'educazione di Mia come Lama; e il fatto che la prima parte della storia non mi avesse entusiasmato. In Godsgrave anche questi piccoli difetti vengono completamente annullati: abbiamo la possibilità di visitare nuovi posti e ampliare enormemente la cultura del mondo i Nevernight. E, se già Nevernight era un tripudio di azione e colpi di scena, qui siamo ad un livello più alto. Non ci sono momenti di riposo, il libro è un susseguirsi di eventi e scoperte e i colpi di scena si susseguono dall'inizio della storia fino all'ultima pagina... letteralmente! Il libro si chiede, infatti, con una scoperta che fa sorgere nel lettore una marea di nuove domande che lo preparano inevitabilmente per il prossimo e ultimo volume della storia. Tutti i nuovi personaggi che sono stati aggiunti mi hanno colpito molto per la loro complessità, tanto che mi stato quasi difficile odiare anche quelli più "cattivi"... o meglio, li odiavo ma li trovavo assolutamente perfetti nel loro ruolo. Sono stata molto sorpresa e felice di scoprire la verità sulla famiglia di Mia (o almeno una parte della verità, è evidente che ancora ci sia molto da raccontare). L'unico punto su cui mi sento di avere delle riserve è il rapporto che si crea tra Mia e Ash. Sinceramente non so bene come interpretarlo o come affrontarlo, perciò voglio sospendere il giudizio su questo argomento finchè non leggo anche il terzo volume. Per quanto mi riguarda Godsgrave è un libro che sfiora la perfezione e ha tutte le carte in regola per diventare il miglior libro dell'anno per me