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Editore: La nave di Teseo
Anno: 2021
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 832 Pagine
Isbn 13: 9788834607800
Trama
Il vecchio John Earle “Whitey” McClaren, è l’ex sindaco repubblicano di Hammond, editore, pubblicitario e patriarca di una famiglia di cinque figli. Mentre cerca di fermare il pestaggio di un sospetto da parte della polizia viene a sua volta violentemente picchiato, colpito con il taser e, di conseguenza, entra in coma. Muore in ospedale poco dopo. La scomparsa del capofamiglia porta i suoi figli e la moglie, Jessalyn, a intraprendere un percorso di inattese e imprevedibili trasformazioni. Le loro vite, l’idea che avevano di sé e i rapporti all’interno della famiglia, che sembravano immutabili all’ombra di Whitey, cambieranno per sempre. Un romanzo che, attraverso il prisma di un dramma familiare, racconta uno spezzato degli Stati Uniti contemporanei. Con uno stile lirico e spietato, Joyce Carol Oates torna ad affrontare alcuni dei temi che le sono cari: il lato oscuro dell’America, il razzismo, i traumi familiari.
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Le recensioni degli AccioBookers
Stefi
Recensito il 19/06/2024
``Se sei femmina, se sei stata una bambina particolarmente graziosa, inevitabili i complimenti, gli elogi, l'attenzione sorridente, asfissiante e soffocante come una mano sulla bocca. Ferma. Ascolta. Te lo diciamo noi chi sei.``
``Lei non è mai stata una persona religiosa. La sua famiglia di origine sembrava credere superficialmente in "Dio" - un dio cristiano, benevolo e astratto, che non interveniva in alcun modo nella vita reale. Il tema della "creazione" non l'aveva mai appassionata dal punto di vista intellettuale eppure adesso, nella barca che dondola paurosamente avvicinandosi a una spiaggia disseminata di rocce, nell'asciutta esposizione della guida indigena, vede quanto sia assurdo, patetico, che gli esseri umani si siano immaginati un destino speciale, e una promessa di immortalità per i credenti, a loro esclusivo beneficio.``
Profondamente innamorata di quel gran bel romanzo che è "Una famiglia americana" di J.C. Oates, ho deciso di immergermi di nuovo in una lunga storia familiare ambientata in tempi più recenti, siamo infatti nel 2011 - 2012. Whitey, ex sindaco di Hammond, repubblicano, imprenditore e padre di cinque figli ormai adulti soccombe a un crudele destino causato da brutali atti da parte della polizia. Inevitabilmente questo evento sconvolgerà nel profondo tutti i componenti della sua famiglia e i loro valori, idee e convinzioni. In questo meraviglioso viaggio di 830 pagine, la Oates ci delinea meticolosamente il contesto degli Stati Uniti, l'ipocrisia, il capitalismo, la chiusura mentale (mascherata da tradizionalismo), il malcelato razzismo, la violenza arbitraria di cui la polizia è capace non trascurando mai la figura femminile e la complessità dei legami familiari in cui l'affetto, la comprensione e l'incontro con l'altro vengono spesso dati per scontato, erroneamente, perché non sempre sono processi naturali nelle dinamiche parentali.
La maniera in cui Joyce Carol Oates scrive è ancora una volta magnifica, ho trovato le ultime pagine particolarmente poetiche e a proposito di poesia, sono felice di aver scoperto un componimento stupendo di Walt Whitman tramite questo romanzo, il cui titolo ne riprende l'ultimo struggente verso.