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La figlia dello straniero (2)

Joyce Carol Oates

Genere: Drammatico, -

Editore: Mondadori

Anno: 2008

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 670 Pagine

Isbn 10: 8804579811

Isbn 13: 9788804579816

Trama

In fuga dalla Germania nazista alla vigilia della guerra, la famiglia Schwarts si trasferisce in un piccolo paese dello stato di New York. Il padre, che in patria si era laureato ed era stato un professore di matematica e tipografo, è costretto ad accettare l’unico lavoro disponibile, il becchino. Ma i pregiudizi dei concittadini nei confronti dei nuovi arrivati e la fragilità degli Schwarts, ancora provati dalle esperienze vissute in Europa, portano a una tragedia imprevedibile. Rebecca, la figlia dello straniero, è costretta a crescere in fretta e a imparare presto, insieme al piccolo Niley, che in fondo l’America è anche questo: partire e reinventarsi. Riuscirà quel giovane, immenso e violento paese a proteggere una madre e suo figlio? Dal genio letterario di Joyce Carol Oates, un romanzo sulle radici che tengono unita una famiglia, nonostante tutto. Una storia che scopre le contraddizioni del mondo in cui viviamo, che parla dei muri che ci dividono e dei gesti d’amore che li possono abbattere.

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Le recensioni degli AccioBookers

Stefi

Recensito il 01/11/2023

Mi sembra quasi di sentire sulla pelle l'amore che Joyce Carol Oates ha per il personaggio di Rebecca, protagonista di questo corposo romanzo del 2007. Un terribile fatto accaduto davvero nella storia famigliare della scrittrice fa parte di questa narrazione che scava moltissimo nella mente dei personaggi, infatti c'è un'indagine profonda e meticolosa che ci permette di assaporare i pregi ma anche i difetti di Rebecca Schwart, donna, madre, figlia, bellissima, forte, bisognosa di affetto che non esita a chiudere e dimenticare nei meandri della sua anima ciò che è davvero pur di proteggere Niles, suo unico figlio. Nel raccontare la vita difficile e randagia di Rebecca, la Oates ha dimostrato ancora una volta il suo talento di scrittrice eclettica che sa come costruire una trama in cui immergere persone così reali quasi da toccarle mentre si muovono impaurite nel nostro ipocrita, crudele e imperfetto mondo.