Tempo di lettura stimato:
2h 4m
Genere: Adolescenti, Classici, Racconti
Editore: Barbera
Anno: 2009
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 62 Pagine
Isbn 13: 9788878992832
Trama
"La metamorfosi", il più celebre racconto di Kakfa, narra le vicende di un uomo, Gregor Samsa, che, rimasto l'unico sostegno della famiglia dopo il fallimento del padre, è orgoglioso di poter mantenere la sorella agli studi di musica. Una mattina però egli si sveglia trasformato in scarafaggio, senza esser mutato nell'animo, lutti lo scansano inorriditi e solo una serva ha compassione di lui. Il povero scarafaggio, ormai rassegnato al suo destino, cerca di non arrecare il minimo disturbo alla famiglia. Ma un giorno, attirato dal dolce suono di violino, si reca nella sala e il padre infastidito dalla sua presenza gli lancia contro una mela... Al limite tra il grottesco e l'oggettivo, Kafka mette in scena molte delle più amare oppressioni e contraddizioni dell'uomo contemporaneo
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NYA
___[ La metamorfosi...] Ma allorché si trovò finalmente colla testa dinanzi all'apertura della porta, vide che il suo corpo era troppo largo per poterci passare senz'altro. Al padre, nella sua attuale disposizione d'animo, non passò neppur lontanamente per la testa di aprire l'altro battente per procurare a Gregorio un passaggio sufficiente (...) non c'era più da scherzare e Gregorio si buttò - accada quel che voglia - sulla porta. Una parte del suo corpo si sollevò e si stese poi tutto attraverso all'apertura della porta; un fianco s'era tutto scorticato e sulla porta bianca rimasero delle brutte macchie (...) le zampine da una parte erano sospese, tremanti, nell'aria, dall'altra erano schiacciate dolorosamente sul pavimento. ___ KAFKA ha un pessimismo da far concorrenza al Folletto, di cui probabilmente è la causa del mio interesse verso di lui. Curiosa e notevole ''La metamorfosi", dove Gregorio il protagonista un mattino si trova trasformato in uno scarafaggio, anche gli altri racconti non vengono meno. Per un pubblico alla ricerca di serenità, gioia e felicità, il libro è da evitare. X___Pedanti, ripetitivi e noiosi sono stati invece gli ultimi due racconti: "LA TANA" e "UN DIGIUNATORE". Nel primo ci siamo persi ore a descrivere la tana, a come vegliarla al di fuori e infine sopportare un sibilio all'interno, rumori e suoni di presagi di futura e probabile distruzione. Nel secondo invece siam stati a parlare di un uomo e il suo digiuno, in una gabbia a dar spiegazione del suo atto. ___La sensazione che si ha dei racconti, in generale, e quello della descrizione di SOGNI, ambigui e in parte confusi, portatori di messaggi da interpretare. ⭐⭐⭐⭐/5 IL PROSSIMO VILLAGGIO, UN SOGNO e NELLA COLONIA PENALE, sono stati i racconti che ho preferito.