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La canzone di Achille (41)

Madeline Miller

Genere: Mitologia, Classici Greci e Latini, Drammatico

Editore: Sonzogno

Anno: 2013

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 382 Pagine

Isbn 10: 8845425584

Isbn 13: 9788845425585

Trama

Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà  e l’orrore.E seguite invece il cammino di due giovani, amici prima e poi amanti e infine anche compagni d’arme - due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità  classica, a cui la dottrina non ha limitato o spento la fantasia creatrice, rievoca la storia d’amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell’epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità  e restituito alla naturalezza con cui i Greci antichi riconobbero e accettarono l’omosessualità .Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l’ormai usurata vicenda di Elena e Paride.

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Le recensioni degli AccioBookers

Irene

Recensito il 26/09/2022

Meraviglioso, ti entra dentro e ti cambia. Riempie di emozioni e non ti abbandona per settimane!

Utente eliminato

Recensito il 08/03/2023

Per chi dice che questo è il miglior romanzo mai letto rispondo che non è assolutamente vero.

E' un bel romanzo? Si. Ma non il migliore. E' un libro decisamente sopravvalutato.

Quando l'ho comprato pensavo di leggere una versione moderna di uno dei miti più conosciuti e invece ho letto una storia d'amore. Una bella storia d'amore, ma non è quello che cercavo in questo libro.

L'inizio molto scorrevole, poi nella seconda parte rallenta un po' e il finale ovviamente super scontato (su cui non ho versato le fatidiche lacrime). tutto sommato si fa leggere. 

Patroclo viene descritto come un sottone insicuro e nvece nell'Iliade è una persona generosa e un grande combattente. Achille allo stasso modo è un po' troppo in tutto. 

Per concludere, quindi, mito troppo romanzato e tutto l'hype per questo libro non lo capisco.

Utente eliminato

Recensito il 03/04/2023

-

Katelikki

Recensito il 23/04/2023

Ho deciso di scambiare il cartaceo e ascoltarlo in audiolibro.

Stefi

Recensito il 07/07/2023

Il mio approccio a questo romanzo è stato carico di diffidenza, come sempre mi capita con i grandi successi editoriali. Ho sempre timore di restare molto delusa. Ma questo non è accaduto con "la canzone di Achille". La trama del libro è estremamente nota, ma la Miller compie un atto molto furbo, sposta il punto di vista facendo diventare Patroclo il narratore della vicenda, è questo che rende il libro indimenticabile a mio parere. Le parole di Patroclo sono estremamente umane e i numerosi personaggi che lui ci descrive sono pieni di sfaccettature. Perciò la trama antica, leggendaria arcinota è presentata in chiave più moderna; seppure molto presenti le idee di Gloria, solennità e di immortalità non invadono ogni pagina. Infatti ho adorato come Patroclo vede Achille e come ci parla di lui, non soffermandosi solo sulla sua proverbiale arroganza e alterigia, che comunque già conosciamo ampiamente, ma scopriamo l'evoluzione del pelide e del suo temperamento, come diventa vittima della sua ira funesta, enormemente orgoglioso e ossessionato dalla Gloria. Ho adorato l'amore così puro e sincero che Patroclo prova per Achille. E allo stesso modo mi hanno molto commosso i sentimenti così intensi e fedeli dell'eroe greco per Patroclo, suo amico, compagno, amante. Durante la lettura ho provato sgomento per la realtà che mi circonda, così scadente e povera di valori, assolutamente non all'altezza delle righe che divoravo. Non sono un'esperta ma se anche la Miller si fosse presa qualche libertà di troppo, non riterrei che questo fosse così grave dato che il risultato è un libro così toccante ed emozionante che mi è rimasto davvero nel cuore.

 

"Più tardi giaccio nel letto accanto ad Achille. Il suo volto è innocente, levigato dal sonno, dolce come quello di un ragazzino. Amo guardarlo. Lui è questo, sincero e innocente, dispettoso ma senza malizia. Si è smarrito tra le doppiezze di Agamennone e Odisseo, tra le loro menzogne e i giochi di potere. Lo hanno confuso, lo hanno legato a un palo e ora lo torturano. Accarezzo la pelle morbida della sua fronte. Lo slegherei se solo potessi. Se solo lui me lo permettesse."