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Circe (7)

Madeline Miller

Genere: Fantasy, Mitologia

Editore: Bloomsbury

Anno: 2018

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 352 Pagine

Isbn 10: 1408890070

Isbn 13: 9781408890073

Trama

Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell'antichità.

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Le recensioni degli AccioBookers

Lìa B.

#acciobookclub luglio 2019

Ho terminato Circe ormai da un po' e sono giunta alla conclusione che è una lettura davvero piacevole, nonostante agli inizi fossi riluttante ad adagiarmi su una valutazione tanto semplice.

Lettura godibilissina, scorrevole, molto piacevole, ben strutturata (anche se si poteva forse fare un cicinin di più!), ideale per l'estate e che ti lascia una gran voglia di buttarti a capofitto nella mitologia greca!

Un paio di defaillances però la Miller le ha avute: l'uso della parola 'atomo' e 'pedigree' quando temo proprio che ai tempi di Circe atomi e pedigree fossero non solo parole inesistenti ma concetti sconosciuti, giusto per fare un esempio.

Ora, al di là di tutte le rimostranze che potrei inventarmi, a conti fatti non leggevo con tanto piacere un bel tomo simile da tanto tempo.
Consigliato? Consigliato!

AccioBooks

AccioBookClub 2019; Luglio // «Fino all'ultimo l'ho trovato un bel romanzo, una buona idea supportata da ottime conoscenze mitologiche e storiche, una prova scorrevole e piacevole pur senza particolari caratteristiche.⁠ Alla fine però è diventato un CAPOLAVORO per il suo messaggio.⁠ Circe celebra l'autodeterminazione, il valore della ricerca, della perseveranza, della saggezza, dell'impegno e dello studio.⁠ Madeleine Miller rielabora il mito per portare una storia di crescita, di ricerca della propria voce, dei propri gusti e dei propri talenti.⁠» - @sissiforbooks // «Circe è una storia di donna — e anche la storia della Donna, in quanto genere. Poco importa che sia una ninfa, o la figlia del dio sole, o la prima maga della letteratura occidentale. È impossibile, da donna, leggerlo e non riconoscersi in lei, non ritrovare le nostre battaglie nelle sue: la difficoltà nel trovare una voce (e il coraggio di usarla), la difficoltà a essere creduta, presa in considerazione, presa sul serio, la necessità di crearsi una corazza — una maschera dura — per proteggersi dal mondo, e poi la difficoltà nel toglierla quando invece la vita richiede, o permette, più morbidezza. E poi è scritto benissimo: sottolineo mille frasi qua e là solo perchè sono belle, solo per avere il piacere di rileggerle ancora e ancora...» - @ghiofgreengables

wellreadvenus

Circe è la storia di una donna, ma anche la storia della Donna, in quanto genere. Poco importa che sia una ninfa, o la figlia del dio Sole, o la prima maga della letteratura occidentale. 

È impossibile, da donna, leggerlo e non riconoscersi in lei, non ritrovare le nostre battaglie nelle sue: la difficoltà nel trovare una voce (e il coraggio di usarla), la difficoltà a essere creduta, presa in considerazione, presa sul serio, la necessità di crearsi una corazza — una maschera dura — per proteggersi dal mondo, e poi la difficoltà nel toglierla quando invece la vita richiede, o permette, più morbidezza. 

E poi è scritto benissimo: ho sottolineato mille frasi qua e là solo perchè sono belle, solo per avere il piacere di rileggerle ancora e ancora.
Uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi anni, ma che dico, un dei miei preferiti di sempre 🖤

oberonspuck

Il libro di cui avevo bisogno. Quanto desidero delle eroine!

Corbie_Legge

Credo che sia una delle storie più belle che abbia letto nel 2019. La Miller ha saputo dar voce ad uno dei personaggi più temuti nell'Odissea, dandole un tono umano, forte ed eroico. Si, Circe parla delle donne! è stato bellissimo seguire la sua storia, dall'origine fino alla sua fine, dalla sua nascita e fin dopo ciò che l'Odissea narra. La sua vita è un ispirazione, il suo essere da molti spunti di riflessione. Ogni singola pagina è piena di passione e di vita. Lo straconsiglio, Circe è uno di quei romanzi che non si possono dimenticare.