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Ciò che inferno non è (36)

Alessandro D'Avenia

Genere: Adolescenti, Drammatico, Avventura

Editore: Mondadori

Anno: 2014

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 317 Pagine

Isbn 10: 8804647124

Isbn 13: 9788804647126

Trama

Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa... Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.

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Le recensioni degli AccioBookers

mys_scela

Recensito il 03/06/2023

Bello e istruttivo, belle descrizioni, bella la struttura narrativa. 

Elenagriffo05

Recensito il 29/10/2023

Bellissimo e commovente 

Lara_B

Recensito il 06/03/2024

Lo stile di D'Avenia non è prosa, ma poesia. È come una canzone, qualcosa di troppo incantevole per essere spiegato con le semplici regole della sintassi. Questa storia è un racconto a molte voci, e ogni personaggio ha un pezzetto di storia da raccontare, come a dire che la Storia – quella vera – la facciamo tutti. Di questo libro mi è proprio piaciuto il fatto che parli di quotidianità, ma di una quotidianità che non ha niente di tranquillo e monotono.