Tempo di lettura stimato:
9h 38m
Genere: Drammatico, Noir, Thriller
Editore: Mondadori
Anno: 2002
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 289 Pagine
Trama
Tender Branson, ultimo membro sopravvissuto di una setta, narra la storia della sua vita alla scatola nera di un aereo che sta precipitando al largo dell'Australia. In un crescendo delirante Tender racconta di quando viveva nella comunità della setta ignaro dell'esistenza di un mondo evoluto, e descrive i suoi lavori di maggiordomo, di suggeritore di galateo per "nouveaux riches" in difficoltà, di istigatore telefonico al suicidio. Le sue vicende raggiungono l'apice quando rimane l'unico superstite al suicidio di massa dei membri della setta e grazie alla cinica assistenza di un agente dello spettacolo. Ma le cose si mettono male quando emergono le prove che i suicidi della setta sono in realtà degli omicidi.
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Camilla
Tender Branson, ultimo membro sopravvissuto di una setta, narra la storia della sua vita alla scatola nera di un aereo che sta precipitando al largo dell'Australia. - SEGUONO SPOILER - Survivor, un conto alla rovescia sulla vita di Tender Branson, sin dalla stessa numerazione a pié di pagina. Un uomo privo di volontà, che compie piccole false rivolte consentite con effetti devastanti. Un falso manipolatore con fittizio libero arbitrio, ma esiste davvero il libero arbitrio? La risposta sembra essere no. A maggior ragione se schiacciati sotto alle regole della società, della famiglia, del proprio gruppo di appartenenza e religioso. Del destino. Seguiamo un uomo distregiarsi tra gli ordini e compiti assegnatogli da altri, con malavoglia ma assoluta dipendenza. Le vere droghe sono lo scarico di responsabilità, l'essere vittima, la paura della vita, la passività. Non sto parlando di depressione ma di schiavitù voluta, la paura dell'ignoto a cui é preferito un estendibile guinzaglio. Quello che consegue lo ha voluto chi mi ha detto di farlo, se rubo, se odio il prossimo, se muori. Il protagonista é succube, un falso redentore con tanto di gemello cattivo, ma chi dei due è veramente il Salvatore e chi Giuda? Con tanto di Maddalena, sibillina, peccatrice, vera profeta disillusa di un oracolo di catastrofi, baciata dalla sfortuna di vedere il divino, il futuro, il destino. Ma chi dei due veramente si prostituisce e chi diffonde la parabola? Una critica violenta ai culti, alla fede cieca e palliativa. Il primo, direi, dei libri di Palahniuk in cui non c'è redenzione, a mio parere. Il protagonista non evolve, non prende vera coscienza di sé, si adatta semplicemente alla nuova verità fornitagli dal padrone di turno, segue le istruzioni del manuale che ognuno di essi gli fornisce: l'agenda, il DSDM, la Bibbia, il TelePrompTer, la profezia.