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Genere: Autobiografie, Epistolario
Editore: Einaudi
Anno: 1997
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 782 Pagine
Isbn 10: 8806510118
Isbn 13: 9788806510114
Trama
Il matrimonio con Leonard Woolf, la pubblicazione dei primi romanzi e la collaborazione al «Times Literary supplement», la fondazione della Hogarth Press, due terribili crisi di salute, la prima guerra mondiale... Il decennio, tra il '12 e il '22, compreso in questo secondo volume della corrispondenza di Virginia Woolf è, di tutti, il più denso di esperienze; certo segna il passaggio brusco da una formazione giovanile difficile, in un ambiente familiare provato, allo sboccio di una personalità di donna e di scrittrice di enorme fascino.
L'incontro con Leonard fu, pur con la somma di problemi che implicò, un evento di fondamentale sicurezza nella stessa esistenza di Virginia: e le ispira alcune lettere di rara bellezza ed effusione o di brio scintillante. Poi c'è quel «recinto di leoni allo zoo» costituito dal mitico circolo di Bloomsbury, con alcuni degli ingegni più vivaci del tempo, in una ridda di iniziative culturali, di proposte politiche, di satire sferzanti e di bizzarrie degne di grandi signori dello spirito.
A tratti, infine, le esplosioni della follia, sempre in agguato a limare la gioia della creazione e di un affettuoso menage quotidiano, e le lunghe convalescenze, in una Londra minacciata dagli zeppelin, spopolata degli amici più cari, chi a morire al fronte, chi, come Bertrand Russell, imprigionato per pacifismo.
Le lettere partono con un ritmo anche di sei per giorno, agli antichi confidenti, Lytton Strachey, Keynes, Fry, Vanessa, e ai freschi, Katherine Mansfield o T.S. Eliot. «La vita sarebbe disperata senza lettere», scriveva allora Virginia nella Camera di Giacobbe: erano anch'esse un flusso di coscienza.
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