Tempo di lettura stimato:
11h 40m
Genere: Drammatico, Letteratura
Editore: Adelphi
Anno: 1994
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 350 Pagine
Isbn 10: 8845902366
Isbn 13: 9788845902369
Trama
Dal momento in cui Jaromil viene concepito, egli è il poeta. Così
vuole sua madre, e fantastica che Jaromil sia nato non per fecondazione
del marito ma di un Apollo di alabastro. Con lo stesso spirito, questa
madre accompagnerà invisibilmente il figlio nel letto dei suoi amori,
come lo assisterà sul letto di morte: morte di un poeta adolescente che
voleva darsi tutto alla rivoluzione. Il poeta, la madre, la giovinezza,
la rivoluzione: chi non sente una qualche reverenza verso queste parole?
In esse avvertiamo il soffio dell’età lirica, dello spirito
adolescente, di ogni pretesa di innocenza. Ma questo romanzo, tanto più
duro nella sostanza quanto più arioso nel suo articolarsi e agile nel
suo sarcasmo, ci mostra anche il «sorriso insanguinato» dell’innocenza.
Qui non si dice nulla contro la poesia in sé, ma si svela una
possibilità del mostruoso che è interna alla poesia e ben pochi sanno
riconoscere. E qui si mette in scena, con una precisione e una distanza
che non hanno uguali, quell’èra in cui «il poeta regnava a fianco del
carnefice». Ora non potremo più guardare al poeta, alla madre, alla
giovinezza, alla rivoluzione con occhi devoti. Ora saremo condotti per
mano a constatare come, per un poeta che la morte coglierà prima dei
vent’anni, il supremo compimento possa anche essere la delazione. «Forse
polizia e poesia vanno molto più d’accordo di quanto alcuni non
pensino» riflette il poeta.
La vita è altrove è apparso per la prima volta nel 1973.
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