Tempo di lettura stimato:
7h 36m
Genere: Letteratura,
Editore: Adelphi
Anno: 1988
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 228 Pagine
Isbn 10: 8845902781
Isbn 13: 9788845902789
Trama
In sette testi relativamente indipendenti ma collegati come altrettante
tappe di un singolo saggio, Kundera ci parla di quella creatura
singolare, imprevedibile, grandiosa e delicata che è il romanzo europeo
(«arte nata come eco della risata di Dio»). Il suo discorso scavalca con
sicurezza ogni pretesa di rigido inquadramento teorico e si dedica
invece a un’analisi amorosa di ciò che il romanzo, creatura polimorfa,
diventa nelle mani di scrittori così diversi come Kafka e Cervantes,
Broch e Tolstoj, Gombrowicz e Flaubert, Diderot e Musil, Rabelais e
Sterne – e infine Kundera: perché qui si troveranno i due testi dove
Kundera ha detto l’essenziale per chi vuole accedere al segreto dei suoi
romanzi. Anche come saggista, Kundera ha il dono stupefacente della
trasparenza: le questioni più intricate appaiono nelle sue parole con
una nettezza e un’evidenza tali da farci pensare che le stiamo vedendo
per la prima volta. E l’aspetto di confessione, da parte di Kundera,
sull’arte che oggi egli conosce più di ogni altro, dà a questo libro una
pulsazione ulteriore, per noi preziosa: «Devo sottolineare che non ho
la minima ambizione di fare della teoria e che tutto il libro non è
altro che la confessione di uno che fa della pratica? L’opera di
ogni romanziere contiene implicitamente una visione della storia del
romanzo, un’idea di cos’è il romanzo; ed è proprio quest’idea, insita
nei miei romanzi, che ho cercato di far parlare».
L’arte del romanzo è apparso nel 1986.
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