Tempo di lettura stimato:
13h 36m
Genere: Adolescenti, Animali, Avventura
Editore: Mondadori
Anno: 2019
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 408 Pagine
Isbn 13: 9788804703174
Trama
"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me." Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...
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Le recensioni degli AccioBookers
federicau
Recensito il 09/08/2023
Titolo super gettonato sul bookstagram sul quale ho ricevuto un bombardamento non indifferente e sul quale mi sono buttata sopra controvoglia, solo come conseguenza di Crescent City. E devo dire che il paragone non lo regge.
La storia è parecchio banale, un miscuglio di fiabe e scene già viste, dalla Bella e la bestia, a Cenerentola, al tipico Muro che fa da confine tra il mondo umano e quello “magico". La scrittura mi è parsa più acerba rispetto a CC, con una serie di banalità e insistenze sempre sulle stesse cose (Feyre e ‘sti accidenti di colori e luci e sulla pittura. Che poi, dico io, a che è servito nel corso del libro? Feyre poteva suonare il mandolino e non sarebbe cambiato nulla.)
→[Spoiler da qui] Per non parlare di aspetti inconsistenti e cose varie che ho trovato snervanti: tipo, gli incubi di Feyre mentre è ancora alla Corte di Primavera, di un paio di mani femminili, sembrano indicare Amarantha; ma ci vengono spiegate queste doti profetiche di Feyre? No! E il Suriel è forse una delle scemenze più sceme di questo libro. Ma che significa che è una creatura che, se la catturi, risponde a ogni tua domanda? Non è una creatura, è letteralmente un mezzo per far andare avanti la trama. Così come la madre di Lucien che spunta fuori dal nulla a sciacquarle l'acqua in un secchio con una solennità mai vista, manco le avesse regalato Excalibur.
La storia è stata anche noiosa, con questo flirt un po' spuntato dal nulla. Un giorno sembra che stia per sbocciare qualcosa fra loro e il giorno dopo viene fuori che Tam è pronto a saltarle addosso mentre è posseduto da un qualche mistico spirito del Grande Rito, e semplicemente da lì in avanti cominciano entrambi a farsi apertamente gli occhi dolci. Poiché il libro è 80% romance, direi che è stato un peccato renderlo in questo modo.
Insomma, fino a ¾ di libro ero convinta di metterlo in scambio, ma… l'ultima parte mi ha presa di più, forse per l'azione, forse perché finalmente cambia il setting e non ci troviamo più in una villa fatata dei sogni. Però 600 pagine nel volume successivo con così poca convinzione… mmm, credo che mi fermerò qui.