Tempo di lettura stimato:
13h 44m

Nessun utente scambia o vende questo libro

Jane Eyre (0)

Charlotte Brontë

Genere: Amore, Classici, Formazione

Editore: Euroclub

Anno: 1997

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 412 Pagine

Trama

«Come il tono e il significato delle grandi opere poetiche cambiano radicalmente coi secoli, così cambia anche la lingua materna del traduttore» (Walter Benjamin). «Vorrei tanto che non mi aveste inviato Jane Eyre. Mi ha interessato al punto che ho perso (o guadagnato, se preferite) un giorno intero a leggerlo. […] È certo opera di una donna. Ma di quale? Vi prego di porgere i miei omaggi e i miei ringraziamenti all’autrice del primo romanzo inglese (e quelli francesi non sono ormai che storielle d’amore) che mi sia riuscito di leggere da molto tempo a questa parte» (Lettera di William Thackeray all’editore di “Jane Eyre”, 23 ottobre 1847). «La scrittrice ci tiene per mano, ci costringe a percorrere la sua strada, a vedere ciò che lei vede, non ci lascia per un solo istante né ci consente di scordarla. In ultimo siamo pervasi, completamente pervasi dal genio, dalla veemenza, dall’indignazione di Charlotte Brontë» (Virginia Woolf). Il manoscritto di “Jane Eyre” arrivò per posta alla Smith, Elder, & Co. di Londra il 24 agosto 1847, inviato da un certo «Currer Bell». George Smith, l’editore, passò l’intera giornata della domenica a leggerlo, annullando ogni altro impegno, e il lunedì offrì allo sconosciuto autore la cifra di cento sterline per la sua pubblicazione. Sei settimane dopo, il 16 ottobre, il libro era stampato. (Le sterline sarebbero diventate, alla fine, seicento). Fu un immediato, strepitoso successo, sia di pubblico sia di critica. Il libro andò a ruba, ebbe una seconda edizione già in dicembre e una terza nell’aprile del 1848. In quello stesso anno uscì anche negli Stati Uniti, dove godette di uguale fortuna. La vera autrice, Charlotte Brontë, riuscì a mantenere l’anonimato per un certo periodo, poi dovette arrendersi alle fughe di notizie e divenne, suo malgrado, una celebrità. Era la prima volta che la protagonista femminile di un romanzo metteva il proprio «io» al centro, dichiarando di voler perseguire una vita conforme alla propria natura e ai propri più intimi desideri, senza sottostare all’autorità della tradizione, della bigotteria, del prestigio sociale e di alcuna altra norma imposta, tantomeno quelle legate al ruolo della donna. Era la prima volta, per di più, che l’eroina, contro ogni cliché, era una donna povera, bruttina e di modesti natali. La storia autobiografica che Jane racconta, retrospettivamente, al suo Lettore – quella di un’orfana angariata dalla ricca zia, abbandonata in una scuola per poveri, costretta a guadagnarsi da vivere come istitutrice, innamorata di un gentiluomo, ingannata, poi fuggiasca, ridotta a mendicare un tozzo di pane, infine ricompensata negli affetti, nella fortuna e nell’amore – avrebbe potuto diventare un romanzo vittoriano come tanti altri, di sapore antiquato. Charlotte Brontë, invece, spinta dalla propria esperienza personale e da una sconfinata immaginazione, ne fece un capolavoro immortale – la quintessenza del classico. Il romanzo era una novità anche per la sua prosa, schietta e lucida, talvolta perfino cruda, risoluta fin nella punteggiatura. «Solo un certo insieme di parole era lo specchio fedele dei suoi pensieri, – riferisce la sua amica, nonché prima biografa, Elizabeth Gaskell: – nessun altro, di significato apparentemente identico, sarebbe andato altrettanto bene». Su questa linea guida, per dare questa voce a Jane, è stata condotta la presente traduzione.

Altre edizioni

Altri libri dello stesso autore

N. edizioni: 5

N. edizioni: 1

Autori che ti potrebbero interessare

Le recensioni degli AccioBookers

nya_inlovewithbooks

Non erano molti i miei pensieri positivi quando ho iniziato ad affrontare tale lettura. Al non piacevole ricordo di alcune pagine di Cime Tempestose, scritte dalla mano della sorella Emiliy, temevo di trovar la stessa impronta. Ma la penna di Charlotte Brontë non ha eguali rispetto alle sorelle, e alla forte e coraggiosa figura di Jane Eyre non si può che non ammirare con rispetto e ammirazione. La stessa Jane Eyre nel romanzo si rivolge direttamente al lettore narrandogli la sua personale storia. Si passa dal conoscere la non benevola zia, sua tutrice, alla tirannia dei cugini. Dall'istituto Lovwood dove Jane viene mandata per la sua istruzione, alla casa del Signor Rochester, dove lavorerà come istitutrice della piccola Adele. Qua si avvicinerà ai misteri racchiusi nella casa, e nel suo stesso cuore che la porteranno ad affrontare ardue scelte e nuovi cammini. Ma mai perderà il suo coraggio e la sua fede, fino a riuscire a conquistare la felicità e l'indipendenza.

Losfoglialibri

Capolavoro. Edizione discutibile, troppi errori grammaticali!

Laura

Uno di quei romanzi che riesce a tenere incollati alle pagine fino a notte fonda.

Verdiana99

Recensito il 02/09/2021

La storia è molto bella, ma me ne hanno per sbaglio regalate due edizioni

Giulia D.

Recensito il 18/10/2021

Libro in inglese