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Harry Potter e la maledizione dell'erede (62)

Parte uno e due

J. K. Rowling

Genere: Fantasy, Testi teatrali

Editore: Salani

Anno: 2016

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 400 Pagine

Isbn 10: 8869187497

Isbn 13: 9788869187490

Trama

È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età  scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità  famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità : talvolta l'oscurità  proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. Il volume conterrà  in un'unica edizione entrambe le parti

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Le recensioni degli AccioBookers

Lilliput

Carino l'intreccio, ma la conclusione è troppo veloce. Pensavo di trovare l'ottavo capitolo della saga e invece no: l'impostazione da copione teatrale da un'impronta completamente diversa rispetto ai romanzi precedenti. Nonostante tutto, vale comunque la pena leggerlo!

Eles

L'ho letto solo per completare la saga, ma non sono riuscita ad apprezzarlo. Sono consapevole del fatto che sia un'opera teatrale, ma preferisco lo stile narrativo della Rowling a cui sono abituata.

Giady

Le polemiche e le osservazioni che hanno avuto come oggetto questo libro e l'opera teatrale che vi è trascritta sono innumerevoli. Essere obiettivi e neutri nei confronti di qualcosa che fa riferimento a una saga che tanto mi ha dato nel corso della mia infanzia e adolescenza credo sia impossibile. Non posso dire di aver apprezzato il libro e di considerarlo come il degno seguito della saga di Harry Potter che per quanto mi riguarda termina con quel 19 anni dopo che chiude I doni della morte. Non giudico l'opera teatrale che non ho visto e che magari apprezzerei nonostante mi lasci perplessa sotto alcuni punti di vista. Il libro è scorrevole, ricordo di averlo letto nel giro di qualche giorno senza alcuna difficoltà. Ciò che mi impedisce di apprezzare fino in fondo questo libro credo parta dal fatto, probabilmente a causa di un limite personale non colmato dallo stile di scrittura che come già specificato è quello di una sceneggiatura, non sono riuscita a percepire la profondità e la complessità dei personaggi. Sarebbe stata un'idea interessante un figlio di Harry serpeverde e migliore amico del figlio del peggior nemico (di scuola) di suo padre, ciononostante se analizziamo dal principio la figura di Albus, non era lui stesso a temere lo smistamento in serpeverde? Perché non ha seguito il consiglio del padre nel momento in cui il cappello parlante è stato poggiato sulla sua testa? Ho intravisto in questa decisione una qualche forzatura, nel voler costruire un punto di partenza per voler fare per forza una nuova storia, snaturando (magari può considerarsi un termine forte per un personaggio che conosciamo così poco alla fine del settimo libro) l'idea di Albus Severus Potter che traspare dalle ultime pagine di Harry Potter e i doni della morte. Al di là di tutto non trovo che sia totalmente da buttare via, è un testo che si fa leggere, ma siamo distanti anni luce dal mondo magico che ha costruito la Rowling.

Liz

Non so se erano aspettative troppo alte le mie, o se il libro è veramente.. bruttino. L'ho trovato proprio un po' infantile, adatto ad una fascia di età intorno ai 10 anni. Mi dispiace troppo dover bocciare un libro legato ad Harry Potter, ma devo essere oggettiva. L'unica cosa positiva è stata di poter vivere una nuova avventura ambientata in quel mondo, ma la storia davvero davvero troppo infantile. Anche se è di Harry Potter, non lo ricomprerei.

Kanej

Recensito il 02/06/2021

Se lo scambi qui la transfobica che l'ha scritto non riceve un cabbo, quindi se proprio devi farti del male...