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Una stanza tutta per sé (24)

Virginia Woolf

Genere: Femminismo, Letteratura, Classici

Editore: Feltrinelli

Anno: 2013

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 156 Pagine

Isbn 10: 8807900602

Isbn 13: 9788807900600

Trama

“Una stanza tutta per sé” ha avuto e continua ad avere il valore di un manifesto: rivendicando il diritto della donna alla creatività, alla scrittura, Virginia Woolf pone di fatto in crisi il ruolo subordinato che ha avuto per secoli in un sistema dominato dai valori maschili. «Una stanza tutta per sé e cinquecento sterline annue di rendita sono le condizioni minime necessarie per una donna che scrive» afferma. E Marisa Bulgheroni, nel saggio che accompagna questa nostra edizione, magnificamente tradotta da J. Rodolfo Wilcock e Livio Bacchi Wilcock, così commenta tali condizioni: «La duplice richiesta ha una rivoluzionaria carica metaforica: se la donna è stata per secoli assente dalla storia, negata, rimossa, non potrà nascere a se stessa, alla propria parola, se non conquistando il diritto fisico, economico, alla vita sociale».

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Le recensioni degli AccioBookers

MissGloria

Chiaccherare con la Woolf è meraviglioso e al contempo disarmante: dice quello che hai sempre pensato, presenta situazioni in cui ogni tanto ti rivedi e pensi che sia illuminante per essere stato scritto un secolo fa. Spaventa vedere come sia attuale.

Letturesullaluna

Recensito il 18/03/2022

Un saggio sulla scrittura che è anche un manifesto femminista. Da leggere.

Katelikki

Recensito il 22/02/2023

Ho provato a leggerlo ma non mi ha presa, anzi l'ho trovato abbastanza noioso dopo le prime pagine per cui gli ho dato un'altra possibilità attraverso l'audiolibro ma purtroppo si è confermata la prima impressione.

Letizia Venagli

Recensito il 03/05/2023

libro pieno di spunti di riflessione

TheLibrarian

Recensito il 29/01/2024

Una stanza tutta per Sé

Una stanza tutta per sé è un saggio breve risultato dell’unione di due conferenze che Virginia Woolf tenne nei college femminili di Newnham e Girton, Cambridge, nel1928. 

Questo è forse il nucleo del discorso di Virginia Woolf: è tempo per le donne di rivendicare lo spazio, in letteratura e in generale nella cultura, che alle donne spetta. Come fare? 

Woolf afferma che una donna che vuole scrivere può farlo, ma necessita di due cose: abbastanza soldi per poter sovvenzionare la sua aspirazione letteraria, e una stanza tutta per sé. La stanza non serve solo per non correre il rischio costante di essere disturbata 

ma soprattutto per affermare e mantenere un’individualità solida, che altrimenti rischia di perdersi in una società maschile e maschilista. A partire da questa affermazione iniziale, il pensiero di Woolf si articola seguendo un excursus storico-temporale sulla condizione della donna, sul divario tra i due sessi, sui personaggi femminili, sul privilegio e sul desiderio di emancipazione. 

Woolf apre uno scorcio -da un punto di vista femminile- su una questione universale ma accessibile solo all’uomo, da cui la donna è sempre stata –paradossalmente- esclusa. 
 

Cit: Avete idea di quanti libri si scrivono sulle donne in un anno? Avete idea di quanti sono scritti da uomini? Sapete di essere l’animale forse più discusso dell’universo?