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Orlando (12)

Virginia Woolf

Genere: Realismo magico, Classici, Classici moderni

Editore: Mondadori

Anno: 1996

Lingua: Italiano

Rilegatura: Non inserito

Pagine: 322 Pagine

Isbn 10: 8804412828

Isbn 13: 9788804412823

Trama

«Potrei rivoluzionare il genere biografia in una notte»: così scrive Virginia Woolf a Vita Sackville-West, sua amica e amante, nel 1927. Non ci impiegherà una notte, ma comunque non più di un anno: l'11 ottobre 1928 esce infatti Orlando: una biografia. Nato alla fine del Cinquecento, aspirante poeta, Orlando vive un'intensa storia d'amore con una nobildonna russa, viene inviato come ambasciatore a Costantinopoli da Carlo II, e qui, dopo un misterioso sonno, si risveglia donna. Fuggita sulle montagne, impara l'antica sapienza di chi disprezza una casa di trecentosessantacinque stanze «quando tutta la terra è nostra»; tornata in Inghilterra, assiste al fermento letterario del Settecento, si sente oppressa dalla mole della letteratura vittoriana ma non smette di dedicarsi alla stesura del suo poema "La quercia"; in quanto donna perde la proprietà della tenuta di famiglia, dove torna nel 1928, al termine di un viaggio attraverso i secoli che è anche la reinvenzione della biografia di Vita, della secolare nobiltà dei Sackville, dell'antica dimora di Knole. Ricchissimo di temi e di echi, Orlando è, tra le tante cose, anche una storia eccentrica dell'Inghilterra e della sua letteratura, ed è una riflessione sull'identità – di genere ma non solo –, sul cambiamento, sul cosiddetto "spirito dell'epoca". Un libro multiforme, qui presentato con le immagini originali in una nuova traduzione completata da un ricco apparato critico che apre percorsi di lettura per scoprire ed esplorare il pensiero e il mondo di Virginia Woolf.

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Le recensioni degli AccioBookers

NYA

"ORLANDO lesse sulla prima pagina la data, 1586, scritta da una mano ancora infantile. Erano ormai quasi trecento anni che lavorava a quel poema: era tempo di apporvi la parola fine". _Punto di vista personale : Orlando, come personificazione del tempo stesso, trascorre. E nel suo trascorre degli anni il tempo non muta, ma riflette ciò che i suoi occhi vedono attorno a se. Sconcertato e a volte sorpreso, se non in dubbio, osserva e vive, attraverso di un corpo di un uomo e altre volte in quello di una donna, quasi ad arrivare ad annullare il proprio sesso per eguagliare il tempo, che ne è privo, portando con se il mutamento di ogni individuo che lo accompagna. _UNA SCRITTURA FRENETICA e FOLLE è quella della Woolf in questo romanzo, primo delle sue opere che ho amato. [5/5] _CONSIGLI : vi consiglio, per quando non molto veritiero, il film di ORLANDO, rappresentano da una bellissima TILDA SWINTON, (che potete già ammirare nel mio post) che ho trovato perfetta per il ruolo.

Venere

"La vita psicologica è formata da successione di fatti mentali e dalle sensazioni, dalle emozioni, dai pensieri che, per reazione, ne derivano. Un personaggio consiste essenzialmente nel passaggio continui di tali successioni attraverso una coscienza." (Rosati in Bolchi, "Il paese della bellezza", 2014, 64). "Orlando: una biografia" non è una biografia. La storia della vita di questo essere che vive più di un'epoca e più vite (nasce fanciullo nel periodo elisabettiano e muore (?) giovane donna nel 1928) è il pretesto fantastico che la Woolf utilizza per rendere omaggio all'amata Vita Sackville-West così come per sviluppare la sua principale cifra stilistica: l'esplorazione della vita, che coincide per la Woolf con la percezione della vita, dunque la vita è la vita interiore. Ciò fa sì che la trama - sulla carta particolarmente avvincente - sia praticamente inesistente, o meglio non è altri che un avvincente pretesto per sondare e scandagliare i pensieri e le riflessione della mente di Orlando attraverso il discorso indiretto libero. Prosa arabescata ma sicuramente ferma, "Orlando" è senza alcun dubbio un unicum delle letteratura occidentale in cui confluiscono -grazie alla peculiare longevità del/la protagonista una breve Storia dell'Inghilterra, che comprende excursus dei principali rappresentanti della sua Letteratura e dei suoi cambiamenti climatici, alimentari e urbanistici, interessanti riflessioni sul rapporto tra scrittura e la donna, nozioni freudiane circa l'identità dell'uomo e bergsoniane sul tempo. Ho amato ritrovare "rime figurative" (chiamiamole così), ossia delle immagini combacianti con alcuni momenti presenti in Mrs. Dalloway, come il rintocco delle campane che scandisce l'inesorabile scorrere del tempo e il momento in cui ad Orlando sembra sgretolarglisi il mondo innanzi, come accade al personaggio di Septimus; queste descrizioni risultano così efficaci benché particolarmente psichedeliche perché basate sulle crisi psichiche di cui soffriva la Woolf.

Dhana

Recensito il 25/10/2022

Doppione in libreria, lettura molto interessante. Consigliato