Freddy e Fredericka (0)

Trama

È una tiepida giornata di settembre sulla costa settentrionale dell’isola di Skye, nelle Highlands. Sul mare si addensa la tempesta, ma il sole riscalda ancora la terra. Craig-Vyvyan, figlio di Finlaec, figlio di Gueldres, figlio di Habicht, figlio di Duff, figlio di Grimnock, contempla l’orizzonte. È così vasto che quasi si scorge la curvatura della Terra: un grande teatro con una platea di isole, di canali e mare azzurro e un’aria così densa che, se spiccasse il volo, Craig-Vyvyan fluttuerebbe e scenderebbe poi a precipizio. Perché Craig-Vyvyan, il falcone più grosso d’Inghilterra, di Scozia, della Gran Bretagna, il falcone di Sua Maestà, è lì per quello: spiccare il volo dal braccio del principe di Galles e mostrare così che Freddy, il principe, possiede davvero un cuore da re.
Da secoli, infatti, i falconi della Corona si alzano in volo solo per un vero monarca. Gueldres, il nonno di Craig-Vyvyan, non si alzò, ad esempio, dal braccio di Edoardo VIII quando divenne re. Edoardo fu costretto ad abdicare e a corte s’inventarono tutte quelle sciocchezze sulla signora Simpson.
Con l’uniforme di un reggimento scozzese, la testa un po’ stempiata, gli occhi azzurri come porcellana Wedgwood, due grosse orecchie e un viso che irradia nello stesso tempo fiducia e una profonda tristezza, Freddy slega il falco dalle pastoie e sente per la prima volta che c’è qualcosa che non va nella sua vita.
Il matrimonio disastroso con Fredericka; la sua assurda pretesa del meglio in ogni cosa; l’integrità nel dovere e il peccato di aver sposato una donna che non amava; la devozione alla famiglia e l’adulterio con Lady Phoebe Boylingehotte, di tre anni più vecchia di lui ma con un volto - saranno forse gli occhi, le labbra o i capelli biondi - che parla continuamente di sesso, Freddy sente che non tutto è virtù nella sua esistenza.
Quando perciò solleva il braccio e Craig-Vyvyan non si alza in volo, ma stringe ancora di più saldamente gli artigli, Freddy non si stupisce e i pensieri più cupi, il tramonto delle sue ambizioni regali e, insieme, della stessa monarchia in Inghilterra, gli attraversano la mente. Quello che Freddy non sa è che a corte qualcuno ha già deciso che, come penitenza per essersi allontanati dall’ideale regale, lui e Fredericka saranno costretti a percorrere l’America in incognito e senza un soldo, con l’obiettivo di riconquistare alla Corona britannica le ex Colonie fuorviate.
Romanzo di una comicità irresistibile in cui, come ha scritto il «New York Times», Evelyn Waugh e Mark Twain si danno la mano, Freddy e Fredericka «è un esilarante richiamo alla grandezza» («Kirkus Reviews») in un’epoca, come la nostra, in cui grandezza e nobiltà d’animo sembrano un vago ricordo del passato.