Biografia
J. R. R. Tolkien, all'anagrafe John Ronald Reuel Tolkien (pronuncia /ˈtɒlkiːn/[1]; Bloemfontein, 3 gennaio 1892 – Bournemouth, 2 settembre 1973), è stato uno scrittore, filologo, glottoteta, accademico e linguista britannico.
Importante studioso della lingua anglosassone, è l'autore de Il Signore degli Anelli e di altre celebri opere riconosciute come pietre miliari del genere high fantasy, quali Lo Hobbit e Il Silmarillion. Fu Rawlinson and Bosworth Professor di antico inglese dal 1925 al 1945 e Merton Professor di lingua e letteratura inglese dal 1945 al 1959 presso l'Università di Oxford,[2] dove contribuì alla creazione del New Oxford English Dictionary. Fu amico intimo di C. S. Lewis (considerato insieme a Tolkien e George MacDonald tra i "padri" del genere fantasy[3]), insieme al quale fu membro di un informale gruppo letterario conosciuto come Inklings. Fu anche membro della Royal Society of Literature. Nel 1961 Lewis segnalò Tolkien alla giuria del Premio Nobel per la letteratura, che però lo scartò, perché la sua scrittura venne definita "prosa di seconda categoria".[4] Nel 1972 Tolkien ricevette la laurea honoris causa all'Università di Oxford e fu insignito dalla regina Elisabetta dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico.[5]Dopo la sua morte, il figlio Christopher pubblicò una serie di opere basate sull'ampia raccolta di appunti e manoscritti incompiuti del padre, tra cui Il Silmarillion. Quest'ultimo, insieme a Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, formano un unico corpo di racconti, poemi, linguaggi fittizi e saggi ambientati in un mondo immaginario chiamato Arda, di cui la Terra di Mezzo fa parte.[6] Tra il 1951 e il 1955 Tolkien applicò la parola legendarium alla gran parte di queste opere.[7]Sebbene diversi altri autori avessero pubblicato opere di narrativa fantasy prima di Tolkien,[8] il grande successo de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli, nella loro edizione in brossura negli Stati Uniti, condusse a una riscoperta del genere e diede piena legittimazione all'invenzione di mondi immaginari autonomi e internamente coerenti, senza più la necessità di giustificare la loro esistenza come racconti di viaggio in luoghi esotici, sogni che scompaiono all'alba o favole.[9] I suoi scritti hanno ispirato molte altre opere fantasy e hanno avuto un effetto duraturo su tutto il genere, al punto che Tolkien può essere considerato lo scrittore di fantasy più importante del XX secolo.[9] Nel 2008 The Times ha posizionato Tolkien al sesto posto nella classifica de "I 50 più grandi scrittori inglesi dal 1945".[10]
Fonte: Wikipedia