Tempo di lettura stimato:
9h 40m
Genere: Letteratura,
Editore: Marcos y Marcos
Anno: 2017
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 290 Pagine
Isbn 10: 8871687825
Isbn 13: 9788871687827
Trama
Nomi Nickel ha sedici anni e vive a East Village, un paese sprofondato nelle praterie canadesi, imbevuto di una luce fredda e depressiva e di un silenzio che conduce a «morire asfissiati di infelicità inespressa». Un silenzio violato solo dai Tir che di notte rombano verso lontani macelli, evocando inesorabili l’unica attività produttiva del posto – «il massacro dei polli». Come se non bastasse, il paese di Nomi è popolato da una austera comunità religiosa mennonita – ai suoi occhi «la sottosetta più sfigata del mondo» –, che ha scelto di isolarsi dal resto dell’umanità trasformando la vita in un «facsimile della morte». Naturalmente per preservarsi dal Male. E proprio questo ordine ossessivo e claustrofobico, a cui anche i Nickel soggiacciono, sarà all’origine di una catastrofe familiare che lascerà Nomi attonita e straziata. Rimasta sola con il padre, devoto e schivo, nella casa dove i mobili scompaiono via via come le persone, Nomi affronterà la legge feroce dell’ortodossia col suo sguardo anarchico e amorale, attraverso vicende che ci narra con contagiosa vis comica, iniettando nel racconto un’energia immaginosa e sensuale che non abbandona il lettore neppure per un istante – e fa di lui il suo più irriducibile alleato.
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Le recensioni degli AccioBookers
alessiab
Recensito il 05/07/2024
Tenero, dolce, ricco di humour, intelligente. Questo romanzo è una coccola per l'anima.
Ho apprezzato lo humour della protagonista, un'adolescente mennonita canadese che introduce il lettore alla sua famiglia di “scappati di casa”, letteralmente.
In questo romanzo non succede niente: il presente della protagonista è vuoto, così come sembra esserlo il suo futuro. Nomi accoglie con cinismo e humour sia il suo passato che il suo futuro. E' il suo modo per prenderne le distanze ed evitare di sognare. Nomi vuole impedire a se stessa a tutti i costi di sognare. Per questo immagina New York ma si vede ad ammazzare polli alla fabbrica dietro il paese. Il suo è il tono dei disillusi, di chi ha già perso in partenza. Eppure, “un complicato atto d'amore” le permetterà di sognare:
No, preferivo la prima storia […] anche perché era una storia sull'amore eterno ed è in questo che voglio credere. Le storie che mi sono raccontata stanno finalmente scolorando in un sogno che pian piano si avvera. Vivendo in questo paese ho imparato che quello che conta sono le storie, e che se riusciamo a crederci, a crederci davvero, abbiamo una possibilità di redenzione. […] E' sbagliato credere in una meravigliosa bugia se questo ti aiuta ad andare avanti?
E' un romanzo d'amore. L'amore viscerale che prova Nomi per il suo papà Ray, nonostante tutto; l'amore di Nomi per Tash, sua sorella, e Trudie, sua mamma; l'amore tra Nomi e Travis, che come tutti gli amori adolescenziali è problematico ma così tenero; l'amore di Nomi per la musica, la droga, le sigarette. L'amore di Nomi per gli ultimi: la tenerezza, la compassione di Nomi per la sua amica in ospedale, per i bambini del quartiere, persino per i polli del macello. Nomi sembra vivere à bout de larmes: è fragilissima, piena di bontà e di amore. Così tanto che è paralizzata: può solo rimanere lì.
Il romanzo è anche il racconto di una depressione post traumatica. Nomi non dorme, è dipendente dal tabacco e dall'erba, non si concentra, ha sbalzi d'umore. Il lettore la segue nelle sue giornate vuote eppure caotiche: sembra di seguire il trip di una persona in jet lag.
“Un complicato atto d'amore”:
Era Ray che ringraziavo, perché, in mezzo a quel suo mare di stronzate e confusione, una cosa vera l'aveva capita: che io non l'avrei mai lasciato. Perché me ne andassi da quel paese bisognava che se ne andasse prima lui. Delle due l'una, l'ho sentito dire. E la figlia dei vicini ha detto prego, perché era una bambina educata e pensava che parlassi a lei. Era una brava bambina. Eravamo tutti bravi bambini. Amen.