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Un artista del mondo fluttuante (1)

Kazuo Ishiguro

Genere: Diaristica,

Editore: Einaudi

Anno: 2019

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 210 Pagine

Isbn 13: 9788806242640

Trama

I quadri dell'anziano pittore Masuji Ono «per il momento sono riposti altrove». Il Giappone ha perso la guerra e chi ne ha appoggiato ed esaltato, come Ono, la politica imperialista e fascista, è stato messo in disparte. L'eufemismo della rimozione è soltanto un esempio delle ambiguità generate dai toni cerimoniosi e pacati di Ono, narratore delle vicende di questo romanzo. Si rende conto il già famoso pittore del marchio d'infamia che grava sul suo passato, o l'ha rimosso, come il mondo dell'arte ha rimosso le sue tele gonfie di retorica? Non è dato al lettore di saperlo con certezza, nemmeno quando Ono dichiara pubblicamente il suo pentimento. L'estrema bravura di Ishiguro sta proprio nell'invenzione di una voce che blandisce e ipotizza.

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Le recensioni degli AccioBookers

Valeria

Ho comprato casualmente una serie di racconti di Ishiguro (nobel 2017) ed è stata una piacevole scoperta (pur essendo la valutazione di questo racconto abbastanza bassa). "Un artista del mondo fluttuante" ha come protagonista Ono, grande artista in epoca imperialista il quale ha appoggiato la politica fascista del Giappone e che, con la progressiva americanizzazione dell'Estremo Oriente, deve fare i conti con le responsabilità del passato. Ho veramente apprezzato il titolo, un chiaro riferimento al maestro Hokusai - l'artista del mondo fluttuante - che ho avuto la possibilità di ammirare a Roma nel 2017. Hokusai fondeva in un'unica realtà il mare e il cielo, trasmettendo la sensazione di terre che non poggiano sul nulla e che lievitano in uno spazio senza confini. E questo mondo fluttuante è, nel racconto, rappresentato dal tragico passato del Paese, il quale sta cercando di dimenticare e di ricostruirsi. Ishiguro quasi si perde in queste prolisse descrizioni di quartieri, cittadine o abitazioni molto popolate prima della guerra, che sono state distrutte dalle bombe e che ora lo Stato sta demolendo per riedificare, eliminando ogni traccia di ciò che c'era. La dimensione esteriore non è che una proiezione di quella interiore, dell'animo dei giapponesi che tentano di risollevare giovani ex soldati amareggiati per la morte dei propri compagni e anziani che, a causa dei sensi di colpa, si tolgono la vita e sono disprezzati dalla generazione dei propri figli. Ono non fa eccezione: sembra che anch'egli abbia dimenticato il suo passato da fanatico, ricordandolo inizialmente quasi con tono cerimonioso per le vittorie raggiunte e, lentamente scoprendo alcuni mobili della stanza togliendo il velo dell'oblio. Non riesce a spiegarsi la ragione per cui sono fallite le trattative di sua figlia minore e vede le insinuazioni delle figlie come delle accuse. Lentamente, attraverso un lungo lavoro di introspezione, Ono scava all'interno di se stesso e del suo mondo fluttuante, riconoscendo pubblicamente i suoi errori e dichiarandosene pentito. Lo stile di Ishiguro è stato definito come un placido fiume che ti trascina nella corrente e concordo perfettamente con questa definizione. Il lungo flusso di coscienza porta il lettore nei meandri più oscuri della mente di Ono, attraverso balzi non casuali e sottili che coinvolgono colui che legge al punto da domandarsi quale fosse il punto di partenza. Purtroppo il placido fiume di Ishiguro sembra non sfociare in alcun mare e il racconto ha un finale estremamente scontato. Mi sono sentita trascinata con lentezza nella storia e all'improvviso troppo velocemente, con un punto frettoloso e banale. Lo stile, i presupposti ed il titolo mi invogliano comunque a leggere altro di Ishiguro, che ribadisco, ritengo una piacevole scoperta pur non avendo particolarmente gradito questo racconto nello specifico.

Val_gogh

Recensito il 08/08/2021

"Gli alibi e le ambiguità di un artista di regime costretto a fare i conti con il proprio passato", tratto dalla copertina posteriore. Una storia coinvolgente e intima, in cui il protagonista, un artista giapponese, si confronta con gli errori del suo passato per vivere più serenamente il presente.