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Vol. 3
Genki Kawamura
Genere: -, Classici moderni, Spiritualità
Editore: Star Comics
Anno: 2024
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 160 Pagine
Isbn 13: 9788822650023
Trama
Quando gli viene proposto di cancellare gli orologi, Tokio non può fare a meno di ripensare a suo padre. Riflettendo sui propri sentimenti, si accorge quindi che ciò che la madre aveva sempre desiderato non era altro che passare del tempo felice con la sua famiglia. Ma a quel punto il Diavolo gli fa un proposta a dir poco crudele...
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Le recensioni degli AccioBookers
Panciottilla
Recensito il 17/11/2023
il testo è scorrevole, la storia piacevole ed i gatti la fanno da padrone.
Lollo98 ( spedizioni dal 07/12 )
Recensito il 14/12/2023
Il libro è breve e si legge in poco tempo, ma devo dire che come l'ho letto in fretta l'ho dimenticato in fretta. Ne avevo sentito parlare molto e mi sarei aspettata qualcosa di più. Mi sarei aspettata anche un coinvolgimento maggiore della figura del gatto, invece per lo più la vicenda si concentra sulla storia del protagonista malato terminale che, a mio parere, è un lo lenta e monotona. Sicuramente da questo libro possono partire delle riflessioni profonde, ma non posso dire che questa narrazione mi abbia coinvolto o cambiato la vita.
Giada_Frank
Recensito il 24/01/2024
Libro piacevole ma un po' sconnesso: le riflessioni e la storia non si intrecciano alla perfezione, creando alcune incongruenze e perplessità nella lettura. Menzione speciale per Cavolo, dolce batuffolo di pelo ❤️
Melizenda
Recensito il 26/01/2024
Libro carino soprattutto l'idea di fondo del libro, ma non molto scorrevole e a volte un po' sconclusionato.
Spacedone
Recensito il 28/01/2024
Se, nello scrivere questo breve romanzo, lo scopo dell'autore era quello di farci amare ancora di più i gatti, con me ci è riuscito.
Questo libro mi ha incuriosita sin da subito per il titolo accattivante. Andando a leggere però la storia, e soprattutto il modo in cui è stata raccontata, mi ha lasciata un pochino spiazzata, anche se non posso negare che in alcuni punti, soprattutto nella parte finale, mi abbia emozionata.
A livello personale ho empatizzato moltissimo con il protagonista per vari motivi. Eppure...eppure c'è stato qualcosa nello stile con cui è scritto questo romanzo che mi ha destabilizzata e non mi fa entrare appieno nella storia. Che sia un effetto voluto o meno, questa sensazione di straniamento mi ha lasciata parecchio confusa. In generale il libro non mi è dispiaciuto, ma nemmeno mi è piaciuto. Tanto per cominciare avrei preferito un approfondimento maggiore sugli altri personaggi del romanzo. Inoltre, ancora una volta, in un libro di narrativa giapponese, non ho apprezzato il finale aperto.
Credo che l’intento principale dell’autore con questo breve romanzo sia quello di far riflettere i lettori su come noi esseri umani non apprezziamo le cose che abbiamo fino a quando non le abbiamo perse oppure non le /stiamo per/ perdere. Magari un messaggio un po’ banale e trattato con un po’ troppa superficialità, ma difficilmente potrà lasciare indifferenti.
PS: Menzione d'onore per il Diavolo: un personaggio bizzarro e troppo simpatico. Nonostante nel libro sia descritto come simile al protagonista, io l’ho immaginato con le sembianze Al Pacino ne “L'avvocato del diavolo”, vestito però come Merlino de “La spada nella roccia” di ritorno da Honolulu 😹