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Se i gatti scomparissero dal mondo (0)

Vol. 2

Genki Kawamura

Genere: -, Classici moderni, Spiritualità

Editore: Star Comics

Anno: 2024

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 160 Pagine

Isbn 13: 9788822648396

Trama

Il diavolo propone a Tokio di cancellare libri e musica, ma la frase di quel film, che in teoria aveva già fatto scomparire, gli torna in mente proprio quando inizia a temere che il suo legame con Yodogawa possa svanire insieme a tutto il resto...

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Le recensioni degli AccioBookers

Panciottilla

Recensito il 17/11/2023

il testo è scorrevole, la storia piacevole ed i gatti la fanno da padrone.

Lollo98 ( spedizioni dal 21/09 )

Recensito il 14/12/2023

Il libro è breve e si legge in poco tempo, ma devo dire che come l'ho letto in fretta l'ho dimenticato in fretta. Ne avevo sentito parlare molto e mi sarei aspettata qualcosa di più. Mi sarei aspettata anche un coinvolgimento maggiore della figura del gatto, invece per lo più la vicenda si concentra sulla storia del protagonista malato terminale che, a mio parere, è un lo lenta e monotona. Sicuramente da questo libro possono partire delle riflessioni profonde, ma non posso dire che questa narrazione mi abbia coinvolto o cambiato la vita. 

Giada_Frank

Recensito il 24/01/2024

Libro piacevole ma un po' sconnesso: le riflessioni e la storia non si intrecciano alla perfezione, creando alcune incongruenze e perplessità nella lettura. Menzione speciale per Cavolo, dolce batuffolo di pelo ❤️

Melizenda

Recensito il 26/01/2024

Libro carino soprattutto l'idea di fondo del libro, ma non molto scorrevole e a volte un po' sconclusionato.

Spacedone

Recensito il 28/01/2024

Se, nello scrivere questo breve romanzo, lo scopo dell'autore era quello di farci amare ancora di più i gatti, con me ci è riuscito.  

Questo libro mi ha incuriosita sin da subito per il titolo accattivante. Andando a leggere però la storia, e soprattutto il modo in cui è stata raccontata, mi ha lasciata un pochino spiazzata, anche se non posso negare che in alcuni punti, soprattutto nella parte finale, mi abbia emozionata. 

A livello personale ho empatizzato moltissimo con il protagonista per vari motivi. Eppure...eppure c'è stato qualcosa nello stile con cui è scritto questo romanzo che mi ha destabilizzata e non mi fa entrare appieno nella storia. Che sia un effetto voluto o meno, questa sensazione di straniamento mi ha lasciata parecchio confusa. In generale il libro non mi è dispiaciuto, ma nemmeno mi è piaciuto. Tanto per cominciare avrei preferito un approfondimento maggiore sugli altri personaggi del romanzo. Inoltre, ancora una volta, in un libro di narrativa giapponese, non ho apprezzato il finale aperto.

Credo che l’intento principale dell’autore con questo breve romanzo sia quello di far riflettere i lettori su come noi esseri umani non apprezziamo le cose che abbiamo fino a quando non le abbiamo perse oppure non le /stiamo per/ perdere. Magari un messaggio un po’ banale e trattato con un po’ troppa superficialità, ma difficilmente potrà lasciare indifferenti. 

PS: Menzione d'onore per il Diavolo: un personaggio bizzarro e troppo simpatico. Nonostante nel libro sia descritto come simile al protagonista, io l’ho immaginato con le sembianze Al Pacino ne “L'avvocato del diavolo”, vestito però come Merlino de “La spada nella roccia” di ritorno da Honolulu 😹