Tempo di lettura stimato:
4h 54m
Editore: Club degli Editori
Anno: 1979
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 147 Pagine
Trama
Una norma stabilisce che il Capo dello Stato debba conservare tutto quanto di scritto riceva o lo riguardi. Per quanto a rigore Mussolini non fosse che il Primo Ministro di Sua Maestà Vittorio Emanuele III, nessuno come lui fu così ligio a questo obbligo. Conservava tutto, dai suoi appunti agli inviti a cena. Gli storici hanno sempre trascurato gli aspetti più gustosi e piacevoli conservati nell'archivio Mussolini. Finalmente, con abilità di giornalista, Petacco indaga in questa nuova direzione, dandoci un libro piacevole, gustoso, divertente e soprattutto nuovo. Ecco i gerarchi visti, per così dire, dal buco della chiave: Balbo, Starace, Farinacci, che il Duce ha fatto scrupolosamente sorvegliare. Così come la sua stessa famiglia, così come Clara Petacci, innamorata di "Lui" fin da quando, giovinetta quattordicenne, gli inviava lettere appassionate. Scampoli di regime, che però sanno offrirci una panoramica insolita, sincera e umana di un'epoca sempre vista e giudicata dall'esterno.
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