Tempo di lettura stimato:
10h 40m
Genere: Reportage,
Editore: Edizioni Clichy
Anno: 2020
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 320 Pagine
Isbn 10: 8867996789
Isbn 13: 9788867996780
Trama
Venticinquemila chilometri in tre anni, costellati di incontri indimenticabili: dai campi di barbabietola gelati del North Dakota ai campeggi della National Forest in California, passando per il CamperForce di Amazon in Kentucky, Jessica Bruder ha percorso in lungo e in largo gli Stati Uniti seguendo i nuovi nomadi: uomini e donne spesso in età da pensione che, nel Paese più ricco del mondo, sono stati costretti a scegliere tra l'affitto e la cena. Abbandonata la vita sedentaria, privi di qualsiasi sicurezza, in viaggio sui mezzi più vari, vagano da un luogo all'altro, da un lavoro (precario) all'altro. Mettendo a nudo il lato oscuro dell'economia americana, Bruder racconta le storie di questi nuovi 'hoboes' che ricordano i personaggi di London e di Steinbeck, le loro aspirazioni e le loro scelte di persone che stanno «sopravvivendo all'America». Di più, stanno coltivando la speranza, un «barlume di utopia» sul quale costruire una nazione – e una società globale – più solidale, più giusta, più umana. Nato dall'inchiesta giornalistica "La fine della pensione: quando non puoi permetterti di smettere di lavorare", che ha vinto nel 2015 il premio Aronson per il giornalismo sulla giustizia sociale, "Nomadland" ha ispirato l'omonimo film di Chloé Zhao con Frances McDormand, Leone d'Oro a Venezia nel 2020 e vincitore tra gli altri di tre Oscar, due Golden Globe, quattro Bafta.
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