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Morgana (12)

Stéphane Fert Simon Kansara

Genere: Avventura, Fantastorico, Fantasy

Editore: Tunué

Anno: 2019

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 144 Pagine

Isbn 10: 8867903527

Isbn 13: 9788867903528

Trama

Gli autori, con una qualità grafica e narrativa eccelsa, decidono di rovesciare la leggendaria Tavola Rotonda, dando vita a un racconto femminista in cui la fata Morgana afferra la spada contro i rappresentanti dell’ordine stabilito. Privata del suo destino di regina, la sorellastra di Re Artù diventa la fata Morgana e si oppone alla tirannia della Tavola Rotonda e alle manipolazioni di Merlino. Spaventata dal mago che ha giocato con la sua vita fin dalla sua prima infanzia, Morgana dà libero sfogo alla sua rabbia contro tutti: il suo ex insegnante, gli uomini e il loro nuovo dio.

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Le recensioni degli AccioBookers

wellreadvenus

Recensito il 23/07/2021

Per mood, tematiche e immaginario visivo mi verrebbe da definirla la graphic novel gemella di Pelle di mille bestie.

Si tratta anche in questo caso di una rilettura in chiave moderna e ferocemente femminista di un’antica leggenda: quella del ciclo arturiano.

Morgana nasce come la legittima erede al trono di Tintagel: è la figlia del Re ed è una bambina intelligentissima e autoritaria, mostra già una propensione per la magia, ha un forte senso della morale e una spiccata intolleranza verso le ingiustizie e chi le attua.

A causa di una serie di imbrogli viene privata del trono che le spetta come diritto di nascita, che andrà invece al fratellastro, Artù, e finisce intrappolata nelle demoniache grinfie di mago Merlino.
Addestrata da Merlino alle arti magiche, diventa la terribile fata Morgana, che si ribella al suo mentore e ritorna nel suo regno d’origine per riprendersi ciò che è suo e vendicarsi di tutti quelli che glie lo hanno tolto: il suo ex insegnante, il fratellastro, gli uomini in genere e il loro nuovo dio.

Il punto di vista sulle storie del ciclo arturiano che quest’opera ci offre é interessantissimo: se nell’originale i personaggi principali - cavalieri, re, maghi - erano tutti uomini, e tutti nobili d’animo e valorosi, qui i personaggi maschili fanno una figura pessima: Artù è un individuo viscido e un succube a Merlino, a sua volta un assoluto demonio, che usa il suo potere magico solo per truffare e ottenere potere, Lancillotto é un belloccio tutto muscoli e niente cervello, gli altri cavalieri niente più che macchiette…

C’è quel peculiare senso di solitudine in questa vicenda, quel senso di solitudine che ispirano tutte quelle storie in cui il protagonista è solo: Morgana è sola perché è troppo in gamba, troppo intelligente, troppo potente, perché è diversa, spaventosa, arrabbiata - e, per citare Taylor Swift: “No one likes a mad woman”.

Tutti intorno a lei sono succubi delle leggi degli uomini, sia intese come le leggi del patriarcato, sia come quelle della razza umana. Solo Morgana ha la lungimiranza e l’intelligenza di vederne la stupidità e i limiti, e questo la rende ancora più tragicamente sola e arrabbiata.

Pelle di mille bestie era una graphic novel dal mood piuttosto cupo, ma il tono era un pochino più scanzonato, c’era spazio per l’umorismo, l’amore, la speranza. Morgana invece è una favola nera, che vi consiglio di leggere in un periodo in cui siete arrabbiati con il mondo, e utilizzare il suo potere di mito per operare una catarsi.

hosemprevissutonelcastello

Recensito il 17/06/2022

Retelling del ciclo arturiano con al centro Morgana, arrabbiata e vendicativa dopo i numerosi tradimenti di Merlino, che le aveva promesso il trono della Bretagna. Personalmente non sono rimasta entusiasta né dei disegni né della storia. I primi sono troppo simili a illustrazioni di un libro per bambini, nonostante non risparmino scene grafiche piuttosto esplicite riguardo a sesso e violenza. Inoltre lo stile avrebbe secondo me giovato di spazi più grandi, invece spesso le tavole sono composte da sequenze di disegni molti piccoli. Mi è piaciuto invece l'uso del colore, in cui primeggiano viola e blu, e il rimando a Klimt in alcune illustrazioni. Per quanto riguarda la storia non ho gradito la crudeltà e cattiveria gratuita di tutti i personaggi maschili. Va bene che vuole essere una critica, ma personalmente preferisco racconti più sfumati con personaggi ambivalenti.

Katelikki

Recensito il 02/11/2022

Moderna rilettura del ciclo arturiano e in particolare della storia di Morgana. Qui Morgana è una donna che fin dalla tenera età è stata vittima della società patriarcale e degli uomini che l'hanno sempre disprezzata e allo stesso tempo temuta per la sua tenacia, intelligenza e per le sue doti magiche che ha ereditato da Merlino, una figura assolutamente negativa. La giovane maga però non ha mai perso la sua determinazione e il suo coraggio, nemmeno quando diventa vittima di un'ingiustizia e di un losco gioco di potere da parte degli uomini del Regno. Una storia di femminismo e rivolta, i disegni però li ho trovati scarni, cupi e privi d'identità. SCAMBIATO