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L'uomo che guardava passare i treni (22)

Georges Simenon

Genere: Thriller, Classici

Editore: La Repubblica

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 190 Pagine

Isbn 10: 0390107905

Isbn 13: 9770390107900

Trama

La sera di un giorno qualsiasi, Kees Popinga si appresta a fumare un sigaro. Anche la sua vita è qualsiasi, e questo lo rallegra. Impiegato di una solida ditta olandese, è abituato a spartire le sue ore con perfetta regolarità . I suoi sentimenti non usano deviare, se non impercettibilmente, come per esempio per «quella certa emozione furtiva, quasi vergognosa, che lo turbava vedendo passare un treno, un treno della notte soprattutto, dalle tendine calate sul mistero dei viaggiatori». Quella sera, poche ore dopo, Popinga fu costretto ad accorgersi che la sua vita si disfaceva come un castello di carte. Ora gli accennava dall’oscurità  una nuova esistenza, dove avrebbe avuto a che fare con figure per lui estranee: il sangue, le donne, l’imbroglio, il caso, la fuga, la paura, l’esaltazione, il falso, la polizia.
Kees Popinga è uno di quegli uomini cosiddetti normali che Simenon predilige e che sa raccontare come nessun altro. La sua normalità , come ogni normalità , è illusoria: un meccanismo che, appena s’inceppa, diventa capace di tutto. Ma non tutti, a quel punto, sono capaci di tutto. Kees Popinga sì. Come era stato, un tempo, il più normale fra i normali, ora si sfrena e, preso da un’euforia sinistra, rovescia uno per uno tutti i capisaldi della sua realtà . La sua fuga è una sfida, e la sfida attira un’incalzante persecuzione, che ci trascina fino all’ultimo nella lettura. Personaggio paradigmatico dell’universo simenoniano, Popinga si insinua nella mente del lettore con una stupefacente familiarità . È come una carta da parati che abbiamo visto per anni e improvvisamente si metta a parlare. Dal momento in cui, un giorno, Popinga esce di casa e, chiudendo la porta, esce anche da se stesso, incontriamo di tutto e non riusciamo a evitare di vederlo con i suoi occhi. Il delitto, il terrore, la fantasticheria, la solitudine, la lucidità , la puntigliosità : sono nuovi pezzi su una vecchia scacchiera, e con il loro aiuto Popinga tenta disperatamente di eludere lo scacco matto. Alla fine, la sua vita, di cui ormai sappiamo tutto, sarà  passata davanti ai nostri occhi, e ai suoi, come uno di quei misteriosi treni che amava guardare nella notte.
L’uomo che guardava passare i treni fu pubblicato per la prima volta nel 1938.

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Stefi

Recensito il 07/07/2023

Un uomo tranquillo, borghese, assolutamente ordinario decide di mandare tutto all'aria, stravolge la sua vita stabile e discende in una dimensione nuova che da lui nessuno si aspetterebbe mai. Compie atti violenti, gioca a indispettire la polizia, dimentica la famiglia. Passatemi l'analogia: una prima bozza di Breaking bad, ma senza il brio, la passione e... Aaron Paul. C'è qualcosa nella scrittura di Simenon che mi annoia a morte, ci provo a farmelo piacere ma non ci riesco!