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Genere: Thriller, Classici
Editore: Adelphi
Anno: 1991
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 211 Pagine
Isbn 10: 8845908364
Isbn 13: 9788845908361
Trama
La sera di un giorno qualsiasi, Kees Popinga si appresta a fumare un
sigaro. Anche la sua vita è qualsiasi, e questo lo rallegra. Impiegato
di una solida ditta olandese, è abituato a spartire le sue ore con
perfetta regolarità . I suoi sentimenti non usano deviare, se non
impercettibilmente, come per esempio per «quella certa emozione furtiva,
quasi vergognosa, che lo turbava vedendo passare un treno, un treno
della notte soprattutto, dalle tendine calate sul mistero dei
viaggiatori». Quella sera, poche ore dopo, Popinga fu costretto ad
accorgersi che la sua vita si disfaceva come un castello di carte. Ora
gli accennava dall’oscurità una nuova esistenza, dove avrebbe avuto a
che fare con figure per lui estranee: il sangue, le donne, l’imbroglio,
il caso, la fuga, la paura, l’esaltazione, il falso, la polizia.
Kees
Popinga è uno di quegli uomini cosiddetti normali che Simenon predilige
e che sa raccontare come nessun altro. La sua normalità , come ogni
normalità , è illusoria: un meccanismo che, appena s’inceppa, diventa
capace di tutto. Ma non tutti, a quel punto, sono capaci di tutto. Kees
Popinga sì. Come era stato, un tempo, il più normale fra i normali, ora
si sfrena e, preso da un’euforia sinistra, rovescia uno per uno tutti i
capisaldi della sua realtà . La sua fuga è una sfida, e la sfida attira
un’incalzante persecuzione, che ci trascina fino all’ultimo nella
lettura. Personaggio paradigmatico dell’universo simenoniano, Popinga si
insinua nella mente del lettore con una stupefacente familiarità . È
come una carta da parati che abbiamo visto per anni e improvvisamente si
metta a parlare. Dal momento in cui, un giorno, Popinga esce di casa e,
chiudendo la porta, esce anche da se stesso, incontriamo di tutto e non
riusciamo a evitare di vederlo con i suoi occhi. Il delitto, il
terrore, la fantasticheria, la solitudine, la lucidità , la
puntigliosità : sono nuovi pezzi su una vecchia scacchiera, e con il loro
aiuto Popinga tenta disperatamente di eludere lo scacco matto. Alla
fine, la sua vita, di cui ormai sappiamo tutto, sarà passata davanti ai
nostri occhi, e ai suoi, come uno di quei misteriosi treni che amava
guardare nella notte.
L’uomo che guardava passare i treni fu pubblicato per la prima volta nel 1938.
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Le recensioni degli AccioBookers
Stefi
Recensito il 07/07/2023
Un uomo tranquillo, borghese, assolutamente ordinario decide di mandare tutto all'aria, stravolge la sua vita stabile e discende in una dimensione nuova che da lui nessuno si aspetterebbe mai. Compie atti violenti, gioca a indispettire la polizia, dimentica la famiglia. Passatemi l'analogia: una prima bozza di Breaking bad, ma senza il brio, la passione e... Aaron Paul. C'è qualcosa nella scrittura di Simenon che mi annoia a morte, ci provo a farmelo piacere ma non ci riesco!