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L'ombra del vento (7)

Carlos Ruiz Zafón

Genere: Thriller, Letteratura, Avventura

Editore: Mondadori

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rigida

Pagine: 440 Pagine

Trama

Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città  vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà  il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città . Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità : quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

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N. edizioni: 10

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Le recensioni degli AccioBookers

Lilliput

Letto una prima volta e piaciuto. Riletto nuovamente e assolutamente confermato! Un romanticismo delicatissimo fa da sfondo a questo romanzo con dei personaggi talmente ben descritti da sembrare di averli conosciuti davvero. E, in aggiunta a tutto questo, la parte mystery è ben evidente e assolutamente ben riuscita!

IzzyBooks

Un libro davvero molto interessante, sinceramente non mi sarei mai aspettata che mi piacesse così tanto. Non è un libro adatto a tutti, i temi sono forti e ti sbatte in faccia la realtà circondando tutto con un'aria magica. Scritto benissimo con uno stile che appassiona.

Deteriorate

Intenso, tenero, super commovente 🖤

-Bonnie-

Consigliato per chi ha voglia di perdersi nelle cupe vie di una Barcellona antica e maledettamente affascinante, facendosi trascinare dalla storia di Daniel, una pagina dopo l'altra, divorati dalla curiosità di decifrare i misteri che si aggirano attorno ad un semplice libro donatogli da suo padre, e attorno al suo apparentemente scomparso autore. Meraviglioso.

LiberoLibro

Incontro casualmente questo libro, in una sera di fine estate passeggiavo sola scrutando le bancarelle che popolavano il lungomare. Dietro a una di queste un signore tanto strambo quanto interessante vendeva tutti i suoi libri per pochi euro, quando gli chiesi perché svendesse i suoi libri mi rispose: “Vede signorina, se li lascio rimarranno sepolti in qualche biblioteca e sicuramente ricoperti di polvere e dimenticati, se li vendo chi li comprerà ne avrà cura e ogni tanto li sfoglierà…i libri devono essere carezzati e fatti propri e non dimenticati in un angolo…” mi mise sulle mani “L’ombra del vento” e me lo regalò.E’ il libro verso cui ho un affetto particolare, proprio come Daniel il protagonista che ha dovuto scegliere un libro da adottare e conservare, curare, preservare per tutta la vita.Ambientato nella Barcellona del 1945, “L’ombra del vento” è un libro maledetto che cambierà il corso della vita di Daniel, introducendolo in un labirinto di misteri e di intrighi legati alla figura dello stesso autore del libro. Daniel per molti anni inseguirà il fantasma dello scrittore. Dal passato emergerà una storia di passioni illecite, di amori controversi e impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follie omicide e soprattutto un segreto custodito gelosamente. Nel romanzo storie gotiche e macabre in cui la vita e la morte, Eros e Thanatos, il passato e il presente si contendono la scena e spesso viaggiano paralleli alla stessa vita di Daniel. Le chiavi di lettura sono molteplici, i tesori anche, ci sono perle di saggezza da incastonare e fare proprie, e il personaggio di Fermin ne è un pozzo senza fine.Il finale che vola leggero non toglie di dosso la sensazione che l’oblio non è mai a portata di mano, che il surrealismo dei ricordi torna sempre a influenzare il ciclo delle esistenze. La speranza, che alla fine delle notti insonni, l’alba spazzerà i demoni, anima ogni pagina. Alla fine emerge sempre un grande attaccamento alla vita. E’ un libro che parla di libri, di librerie, di scrittori ed editori, di falò e del potere delle parole. Ma soprattutto di lettori. Mi ha colpito in particolar modo la capacità di Zafòn di dipingere davanti ai nostri occhi la Barcellona dell'immediato dopoguerra, la costruzione di personaggi talmente vivi che riusciamo a sentirne la presenza.Zafòn fino all’Ombra del vento scrive racconti per ragazzi, una carriera alle spalle da sceneggiatore fino ad arrivare a scrivere questo primo romanzo. Un libro magico dove l’autore ti prende per mano e ti conduce tra le righe in sospeso tra emozione e tensione. Un romanzo ben scritto: fluente, gradevole, che si amalgama bene in tutte le sue parti. Perfettamente bilanciato fra dinamici accrescimenti e soste di attesa. Carico di una miscela esplosiva di ingredienti piacevolissimi: malinconica introspezione, un pizzico di horror, un clima da giallo, e poi inquietudine e passione quanto basta, avventura e magia in quantità, e un gustoso umorismo che ci regala la magistrale e indimenticabile figura di Fermìn Romero de Torres. Risalta tra le righe l’amicizia e l’amore nel senso più completo della parola, Un libro da leggere con attenzione perché ognuno potrebbe dare un senso o una chiave di lettura che apre molte riflessioni. Un’altra perla che consiglio.