L'esorcista (1)

Recensito il 20/03/2023

Regan è una bimbetta dodicenne tutta zucchero e miele, cresciuta nella bambagia, all'ombra di una madre che è anche una famosissima attrice americana. Non facciamo in tempo ad affezionarci alla piccoletta che la storia cambia. Di punto in bianco si passa dalle fiabe cucciolose al turpiloquio spinto. Perché la bimba è soggetta a questi spaventosi cambi d'umore e di modus? Non è una sindrome premestruale precoce. Più semplicemente si tratta del diavolo.

In questo libro, splendidamente scorrevole nel suo incedere lineare e tensivo, ritrovo scene di violenza inaudita narrate alla perfezione da uno scrittore che dimostra bravura senza pari.
Ci sono avvenimenti disturbantissimi e momenti abominevoli, eppure Blatty non indugia troppo. Non calca la mano. Non le rende, insomma, indigeste. Certo, io parlo da atea, magari i cattolici le troveranno fuori misura per la loro sensibilità.
Io promuovo a pieni voti. Non credevo che fosse più crudo del film. Non pensavo che addirittura il film mi risultasse "ammorbidito" rispetto alla spietatezza delle immagini che il libro racconta.
Ancora una volta, pur amando alla follia la trasposizione cinematografica, ha vinto il libro.

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📝Note Personali

• Dai miei, [intervento #1]
• Copia in digitale
• Tra i miei libri preferiti