Tempo di lettura stimato:
3h 28m
Nessun utente scambia o vende questo libro
Editore: SE
Anno: 1991
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 104 Pagine
Isbn 13: 9788877100580
Trama
"De Quincey parla effettivamente dell’omicidio, parla dell’orrore divertente, che, come sappiamo, è diventato uno degli ingredienti di una sana e normale convivenza. Il suo interesse per l’omicidio è in primo luogo tecnico; anche questo è un trucco, tuttavia non è inutile, con aristotelica saggezza, 'lasciarsi ingannare'. Come nel discorso di Swift, la tecnicità del procedimento, la sua economicità e funzionalità, coincidono con il divertimento, con la sommessa risata dell’Uomo. È interessante notare che gli omicidi di cui parla De Quincey non sono fittizi, ma sono onesti, concreti, tangibili, misurabili assassinii, con nome e cognome, data e luogo di esecuzione. De Quincey non è essenzialmente interessato all’astuta impunità dell’omicida; la stima, eventualmente, come indizio di 'Virtù', ma quel che gli si pone come problema è l’atto dell’uccidere, la sua grandezza e desolazione, la sua empia eleganza, e insieme, misteriosamente mescolata a tutto ciò, qualcosa di mostruosamente eccitante, qualcosa che non è noioso, che è il contrario del tedio; e, ancora oltre, quel che vi si custodisce di disperatamente ilare..."
Dall’introduzione di Giorgio Manganelli
Altre edizioni
Altri libri dello stesso autore
Autori che ti potrebbero interessare