Tempo di lettura stimato:
7h 40m
Genere: Letteratura,
Editore: Longanesi
Anno: 2015
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 230 Pagine
Isbn 10: 8830440183
Isbn 13: 9788830440180
Trama
Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c'è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d'aiuto negli occhi tristi di Emma... I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.
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Le recensioni degli AccioBookers
sabripeccedi
Recensito il 20/02/2023
La vita può cambiare anche quando credi di essere troppo vecchio, burbero e con un breve tratto di strada davanti a te. Ironico e profondo, scorrevole e molto delicato.
La biblioteca di Marghe
Recensito il 10/05/2023
Cesare Annunziata, quasi ottantenne, vedovo, due figli con i quali non ha un grande rapporto: Dante che è gay ma non glielo dice e Sveva che ha sempre una buona parola per il padre, come del resto lui ne ha per lei; ama definirsi un “trasformista” perché un giorno è maresciallo dei carabinieri, un altro un prefetto, un altro ancora un comandante della polizia, e solo perché non gli vanno giù le ingiustizie e prova un gusto incredibile nel vedere la faccia delle persone che da spavalde poi diventano agnellini. Ad allietare le sue giornate c’è Rossana, che paga per avere qualche ora di amore e ogni tanto, quando si ricorda di essere nonno, suo nipote Federico. Cesare vive solo da quando la moglie Caterina se n’è andata dopo una lunga malattia, sul suo pianerottolo Eleonora la “gattara” anziana e sola anche lei (se non fosse per i suoi molteplici gatti recuperati dalla strada) e Marino, vedovo e amico di una vita che passa le sue giornate sulla sua poltrona; quando Emma e suo marito, una giovane coppia apparentemente ordinaria, si trasferiscono nell’appartamento a fianco, portano una ventata di novità nel condominio. Purtroppo però dietro gli occhi tristi di Emma si nasconde un marito violento e Cesare vuole a tutti i costi aiutare la donna e coinvolge anche Marino, ma i due dovranno fare i conti con la loro vecchiaia e con Emma stessa che come tutte le donne maltrattate ha paura di essere aiutata: sarà l’inizio di un viaggio che lo porterà a riflettere su sè stesso, sul rapporto con i suoi figli, su tutta la sua vita insegnandogli che non è mai tardi per essere migliori.
Un romanzo ironico, cinico, a tratti doloroso. Cesare è sicuramente un personaggio che ami e odi ma che potrebbe rispecchiare le due facce possibili di ognuno di noi. La lettura è scorrevolissima e molto piacevole e in molti tratti fa riflettere. È il primo libro che leggo dell’autore e sicuramente ne leggeró altri!