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Genere: Diritto, Economia, Politica
Editore: Einaudi
Anno: 1997
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 94 Pagine
Isbn 10: 8806139606
Isbn 13: 9788806139605
Trama
Quale partito direbbe mai, in un programma elettorale, che vuole più inquinamento, che reclama un'amministrazione inefficente, che promette di raddoppiare le tasse o è favorevole alla lottizzazione dell'informazione radiotelevisiva? Nessuno. Ma, nella realtà, partiti che presentano tra loro programmi molto diversi fanno poi cose simili e, viceversa, partiti che chiedono o promettono cose simili esprimono nella prassi comportamenti molto diversi. Ciò dipende dal fatto che la principale differenza tra le varie posizioni non è data né dai programmi né dalle ideologie, bensì da quella che Nando dalla Chiesa definisce la "cultura politica", cioè l'insieme degli atteggiamenti verso la cosa pubblica, dei principi e delle regole etiche che li governano.
La strutturale doppiezza della cultura politica nel nostro paese risale a contraddizioni storiche mai risolte. È questo il male oscuro che colpisce la democrazia italiana attraversando, in misura variabile, l'intero arco dei partiti. La "doppiezza" si manifesta già nell'età aurea della Resistenza e del patto costituzionale per poi giungere a piena maturazione nei lunghi decenni dell'esperienza democristiana; erode gli ambiziosi progetti dell'area laico-socialista non risparmiando i partiti dell'opposizione, in primo luogo il Partito comunista. E nemmeno negli anni della cosiddetta rivoluzione di Tangentopoli la doppiezza è stata vinta: essa permea dei suoi umori nocivi anche le formazioni più recenti: dalla Lega a Forza Italia fino alla neonata Lista Dini.
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