Biografia
Saverio Lodato è di padre siciliano (di Canicattì) e di madre milanese. I genitori, dipendenti statali, furono sottoposti a trasferimenti continui per essere simpatizzanti del PCI [senza fonte]; così Lodato, prima di trasferirsi a Palermo ad otto anni, ha abitato a Reggio Emilia, Modena, Pisa e Livorno.
Laureato in Filosofia, ha iniziato a scrivere nel 1979 sul quotidiano L'Ora. Dal 1980 scrive su l'Unità come corrispondente da Palermo. Fu arrestato nel 1988 insieme al collega Attilio Bolzoni di Repubblica per aver pubblicato le rivelazioni del pentito Antonino Calderone, violando il segreto istruttorio. Furono entrambi assolti nel 1991 dall'accusa di peculato e amnistiati per quella di rivelazioni del segreto istruttorio.
Nei suoi articoli e nei suoi saggi, Lodato affronta e sviluppa i temi e le connessioni della politica italiana, con particolare attenzione alla mafia. In proposito è autore di una cronaca del fenomeno mafioso, continuamente aggiornata; l'ultima edizione (Quarant'anni di mafia) è stata pubblicata nel 2012.
In altre opere ha incontrato i protagonisti della lotta alla mafia (i Pubblici ministeri Piero Grasso e Roberto Scarpinato)e i pentiti Tommaso Buscetta e Giovanni Brusca.
Nel 2012, dopo più di trent'anni di collaborazione, Lodato lascia l'Unità e inizia a collaborare con il sito Antimafiaduemila.com
A dicembre 2012 ha aderito al manifesto del comitato promotore “Io ci sto”, il cui primo firmatario è il magistrato Antonio Ingroia, quale candidato premier del movimento Rivoluzione Civile.