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La fine del mondo storto (22)

Mauro Corona

Genere: Drammatico, Letteratura

Editore: Mondadori

Anno: 2010

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 160 Pagine

Isbn 10: 8804603410

Isbn 13: 9788804603412

Trama

Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini si guardano l'un l'altro. E ora come faranno? La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la musica dei locali. Rapidamente gli uomini capiscono che se vogliono arrivare alla fine di quell'inverno di fame e paura, devono guardare indietro, tornare alla sapienza dei nonni che ancora erano in grado di fare le cose con le mani e ascoltavano la natura per cogliere i suoi insegnamenti. Così, mentre un tempo duro e infame si abbatte sul mondo intero e i più deboli iniziano a cadere, quelli che resistono imparano ad accendere fuochi, cacciare gli animali, riconoscere le erbe che nutrono e quelle che guariscono. Resi uguali dalla difficoltà estrema, gli uomini si incammineranno verso la possibilità di un futuro più giusto e pacifico, che arriverà insieme alla tanto attesa primavera. Ma il destino del mondo è incerto, consegnato nelle mani incaute dell'uomo... Mauro Corona ancora una volta stupisce costruendo un romanzo imprevedibile. Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona, ma soprattutto lascia senza fiato per la sua implacabile e accorata denuncia di un futuro che ci aspetta.

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Le recensioni degli AccioBookers

Ivy_

Acquistato a caso per via del titolo così accattivante e mi è piaciuto davvero tanto! Tratta una tematica dentro alla quale ci siamo tutti, in quanto essere umani, nessuno escluso. Il linguaggio è molto semplice, e a differenza di molti critici, non mi sento di classificarlo banale solo perché evita termini teatrali e illustri. Parla in particolare delle zone d'ombra dell'umanità (ma anche di quelle illuminate), e proprio per questo penso che non ci sia niente di meglio dell'utilizzo di parole crude e taglienti; quelle che nessuno vorrebbe sentirsi addosso. Inoltre questo libro è estremamente imprevedibile, infatti è quando ogni cosa sembra finita che tutto inizia.

lucafow

Recensito il 26/03/2022

Un libro che fa riflettere su come l'essere umano sia vittima di se stesso. Scritto nel 2010, si può considerare anche profetico rispetto ai tempi che stiamo vivendo oggi