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La donna in nero (1)

Susan Hill

Genere: Testi teatrali,

Editore: Polillo

Anno: 2005

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 188 Pagine

Isbn 13: 9788881542413

Trama

Il giovane avvocato londinese Arthur Kipps viene incaricato dal principale di recarsi in uno sperduto villaggio per presenziare ai funerali di un'anziana cliente e occuparsi della gestione dell'eredità. La signora Drablow, vedova da poco dopo le nozze, viveva da reclusa in una lugubre dimora circondata da nebbiose paludi. Per Arthur, in procinto di sposarsi, è l'occasione di dimostrare finalmente le sue capacità. Così, quando al suo arrivo s'imbatte in una strana reticenza riguardo alla casa e alla sua eccentrica abitante, non se ne cura più di tanto. Né lo turba la presenza, al funerale, di una donna misteriosa e di antica bellezza di cui nessun altro sembra accorgersi. Ansioso di svolgere il suo incarico con efficienza e rapidità, Kipps decide, contro il parere di tutti, di fermarsi a dormire nella casa disabitata. Saranno notti da incubo, perché il terrore è una nebbia avvolgente come un sudario, il gemito del vento, il gracchiare di orridi uccelli, il pianto di un bambino, uno scalpitio lontano, un fruscio di vesti... Una donna in nero.

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Le recensioni degli AccioBookers

Dakkar

Recensito il 23/06/2023

Audiolibro Bookbeat
Al momento mi sta annoiando un po'

Zadie22

Recensito il 18/08/2023

Super inquietante, mi ha fatto venire i brividi di paura in alcuni punti. Lo consiglio, davvero bello e con introspezione psicologica.

La biblioteca di Marghe

Recensito il 06/04/2024

E' Natale ed Arthur si trova nella casa di campagna con la sua famiglia, tutti riuniti per passare le feste insieme: come di consueto, attorno al fuoco del camino, ci si iniziano a raccontare storie di paura, ognuno al proprio turno e quando tocca ad Arthur, lui, in toni bruschi e scontrosi, esce a prendere una boccata d'aria fresca; non perchè non abbia inventiva o voglia di stare al gioco, ma bensì perchè serba nel suo cuore una vera storia di fantasmi, reale, tangibile e soprattutto da lui stesso vissuta. Non è riuscito a raccontarla a nessuno e così decide di scriverla per toglierla finalmente una volta per tutte dal suo cuore. Anni prima, quando era un giovane apprendista nello studio legale del Signor Bentley, gli viene dato incarico di sistemare tutte le scartoffie appartenute ad un'anziana donna appena deceduta, la Signora Drablow, e viene mandato nella sua dimora, in un'isolotto raggiungibile solo durante la bassa marea. La casa è enorme, il terreno su cui poggia le fondamenta ancor di più, ma soprattutto c'è qualcosa di inspiegabilmente inquietante tra quelle mura; Arthur ne avrà ben presto prova, quando inizierà a sentire urla strazianti, pianti, rumori di zoccoli di cavallo senza capire da dove provengano, e vedrà d'improvviso apparire una donna vestita di nero, con la pelle scavata, gli occhi infossati e uno sguardo intriso di odio e rancore. Tutte le dicerie e i chiacchiericci che aveva sentito su quel luogo maledetto diventeranno reali ma ciò che è peggio, cambieranno per sempre il corso della sua esistenza.

Classica favola dark gothic inglese che ho dovuto un attimo metabolizzare prima di capire se mi fosse realmente piaciuta. In effetti mi ha lasciato molta inquietudine soprattutto per il finale e tutto sommato non mi è sembrato neanche particolarmente ben scritto. La storia di per sè è carina ma di suspence c'è poco e la fine sembra quasi troncata. Direi un nì.