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La dea in fiamme (2)

La Guerra dei papaveri, #3

R.F. Kuang

Editore: Mondadori

Anno: 2023

Lingua: Italiano

Rilegatura: Rilegato

Pagine: 800 Pagine

Isbn 10: 8804775505

Isbn 13: 9788804775508

Trama

Dopo aver salvato il Nikan dagli invasori stranieri e aver combattuto l'infernale imperatrice Su Daji, Fang Runin è stata tradita dai suoi alleati e abbandonata in fin di vita. Nonostante tutto ciò che ha perso, Rin non ha rinunciato a lottare per il popolo delle province meridionali, a cui ha sacrificato così tanto, e soprattutto per il suo villaggio natale, Tikany. Nel tornare alle sue radici, Rin dovrà fronteggiare ardue sfide, ma anche inaspettate opportunità. I suoi nuovi alleati alla guida della Coalizione del sud sono astuti e infidi, ma Rin si accorge presto che a detenere il vero potere nel Nikan sono i milioni di cittadini comuni assetati di vendetta che la venerano come una dea salvatrice. Appoggiata dal massiccio esercito del sud, Rin userà ogni arma per sconfiggere la Repubblica del Drago, i colonizzatori esperiani e tutti coloro che minacciano le arti sciamaniche e coloro che le praticano. Acquisterà maggiore forza o influenza, ma sarà anche in grado di resistere al richiamo della Fenice, che la spinge a dare alle fiamme il mondo intero?

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Le recensioni degli AccioBookers

federicau

Recensito il 19/11/2023

Una degna conclusione di una vicenda cruda, difficile da digerire, eppure epica. [Spoiler da qui in poi…]

Sono rimasta un po' interdetta da alcune cose, come la fine che si è scelto di dare alla Triade, e ancora di più non ho capito cos'avesse intenzione di fare Daji in realtà: sapeva che Riga non si sarebbe messo a collaborare con loro contro i repubblicani ed Esperia, quindi perché svegliarlo e attirarsi contro le sue ire?

Anche la fine di Venka mi ha amareggiata, perché nonostante Rin fosse diventata paranoica in quel frangente anche io sospettavo di lei come spia, ma il dubbio non è stato sciolto. è stata dura verso la fine vedere Rin sprofondare sempre di più nella follia, ma inevitabile. Da come l'autrice aveva iniziato il libro, però, sembrava dovessimo aspettarci qualcosa di più lacrimoso, ma ciò che è rimasto a me dopo questa trilogia (oltre all'amore per la saga) è un'amarezza di fondo: per l'ineluttabilità del male e della follia che ha colpito Rin; per dei personaggi che sarebbero stati perfettamente insieme come amici, in un mondo migliore, e che invece non hanno saputo fare altro che farsi soffrire in modi diversi; per il cinico conteggio di pro e contro senza preoccuparsi delle vite in gioco in una guerra dove non ci sono amici o nemici, ma solo pedine.