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Jane Eyre (22)

Charlotte Brontë

Genere: Amore, Classici, Formazione

Editore: Feltrinelli

Anno: 2014

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 596 Pagine

Isbn 10: 8807900777

Isbn 13: 9788807900778

Trama

«Come il tono e il significato delle grandi opere poetiche cambiano radicalmente coi secoli, così cambia anche la lingua materna del traduttore» (Walter Benjamin). «Vorrei tanto che non mi aveste inviato Jane Eyre. Mi ha interessato al punto che ho perso (o guadagnato, se preferite) un giorno intero a leggerlo. […] È certo opera di una donna. Ma di quale? Vi prego di porgere i miei omaggi e i miei ringraziamenti all’autrice del primo romanzo inglese (e quelli francesi non sono ormai che storielle d’amore) che mi sia riuscito di leggere da molto tempo a questa parte» (Lettera di William Thackeray all’editore di “Jane Eyre”, 23 ottobre 1847). «La scrittrice ci tiene per mano, ci costringe a percorrere la sua strada, a vedere ciò che lei vede, non ci lascia per un solo istante né ci consente di scordarla. In ultimo siamo pervasi, completamente pervasi dal genio, dalla veemenza, dall’indignazione di Charlotte Brontë» (Virginia Woolf). Il manoscritto di “Jane Eyre” arrivò per posta alla Smith, Elder, & Co. di Londra il 24 agosto 1847, inviato da un certo «Currer Bell». George Smith, l’editore, passò l’intera giornata della domenica a leggerlo, annullando ogni altro impegno, e il lunedì offrì allo sconosciuto autore la cifra di cento sterline per la sua pubblicazione. Sei settimane dopo, il 16 ottobre, il libro era stampato. (Le sterline sarebbero diventate, alla fine, seicento). Fu un immediato, strepitoso successo, sia di pubblico sia di critica. Il libro andò a ruba, ebbe una seconda edizione già in dicembre e una terza nell’aprile del 1848. In quello stesso anno uscì anche negli Stati Uniti, dove godette di uguale fortuna. La vera autrice, Charlotte Brontë, riuscì a mantenere l’anonimato per un certo periodo, poi dovette arrendersi alle fughe di notizie e divenne, suo malgrado, una celebrità. Era la prima volta che la protagonista femminile di un romanzo metteva il proprio «io» al centro, dichiarando di voler perseguire una vita conforme alla propria natura e ai propri più intimi desideri, senza sottostare all’autorità della tradizione, della bigotteria, del prestigio sociale e di alcuna altra norma imposta, tantomeno quelle legate al ruolo della donna. Era la prima volta, per di più, che l’eroina, contro ogni cliché, era una donna povera, bruttina e di modesti natali. La storia autobiografica che Jane racconta, retrospettivamente, al suo Lettore – quella di un’orfana angariata dalla ricca zia, abbandonata in una scuola per poveri, costretta a guadagnarsi da vivere come istitutrice, innamorata di un gentiluomo, ingannata, poi fuggiasca, ridotta a mendicare un tozzo di pane, infine ricompensata negli affetti, nella fortuna e nell’amore – avrebbe potuto diventare un romanzo vittoriano come tanti altri, di sapore antiquato. Charlotte Brontë, invece, spinta dalla propria esperienza personale e da una sconfinata immaginazione, ne fece un capolavoro immortale – la quintessenza del classico. Il romanzo era una novità anche per la sua prosa, schietta e lucida, talvolta perfino cruda, risoluta fin nella punteggiatura. «Solo un certo insieme di parole era lo specchio fedele dei suoi pensieri, – riferisce la sua amica, nonché prima biografa, Elizabeth Gaskell: – nessun altro, di significato apparentemente identico, sarebbe andato altrettanto bene». Su questa linea guida, per dare questa voce a Jane, è stata condotta la presente traduzione.

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Le recensioni degli AccioBookers

Katelikki

Recensito il 19/02/2024

Iniziato in cartaceo e continuato in audiolibro. 

Capisco perché questo sia considerato un classico intramontabile che va letto almeno una volta nella vita. Jane Eyre è un personaggio femminile forte, determinato e coraggioso; una vera eroina non convenzionale pensando all'epoca in cui è stata scritta. Lei, partendo da umili origini e maltrattamenti subiti nell'infanzia, riesce da sola a costruirsi un futuro e si rialza dopo ogni difficoltà senza mai arrendersi. Non si sottomette alle dure regole sociali che a quel tempo venivano imposte alle donne, non si fa comandare da nessun uomo e decide per sé della sua vita. Alcune riflessioni le ho appuntatsle tra le note perché mi hanno colpita molto per come siano attuali. L'amore tra lei e Mr Rochester è puro ed incondizionato: la storia d'amore che tutt* vorremmo vivere ed è narrata in modo romantico ma non smielato. I personaggi vivono di vita propria attraverso la penna dell'autrice che è stata abilissima a far entrare il lettore nella storia e a coinvolgerlo nella narrazione. Questo libro entra a far parte sicuramente dei miei classici preferiti.