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Il vecchio che leggeva romanzi d'amore (3)

Luis Sepúlveda

Genere: Letteratura, Natura, Viaggio

Editore: Guanda

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 112 Pagine

Trama

A 30 anni dalla pubblicazione, una nuova edizione del libro che ha rivelato Luis Sepúlveda ai lettori italiani. Il vecchio Antonio José Bolívar Proaño vive ai margini della foresta amazzonica ecuadoriana. Ha con sé i ricordi di un'esperienza – finita male – di colono bianco, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge in solitudine. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto dentro la grande foresta, insieme agli indios shuar: un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura, quel rispetto per la magia delle creature che il grande mondo verde gli ha insegnato e che i gringos, capaci soltanto di sfruttare e distruggere, non sapranno mai capire. Solo un uomo come lui potrà dunque adempiere al compito ingrato di inseguire e uccidere il tigrillo, il felino che, accecato dal dolore per l'inutile sterminio dei suoi cuccioli, si aggira minaccioso per vendicarsi dell'uomo. In questa epica caccia, in questo confronto continuo fra la vita e la morte, l'animale, anziché rappresentare il nemico, si fa emblema inquietante di un oscuro senso di colpa collettivo verso la natura ferita. Canto d'amore dedicato all'ultimo luogo in cui la terra preserva intatta la sua verginità, il romanzo di Luis Sepúlveda ci porta, insieme all'ardore della denuncia, un'irriducibile capacità di sperare. E di sognare, come succede al vecchio Antonio quando legge i suoi romanzi d'amore.

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Le recensioni degli AccioBookers

Sabrina Sica

Letto tutto d'un fiato!

Alice

Ho riletto più volte questo libro e mi sono sempre sentita come se lo stessi leggendo per la prima volta. Sepùlveda è per me un grande ammaliatore: fin da quando ero piccina picciò i suoi libri mi attraggono e mi emozionano. Perchè sono ricchi di cultura e passione.

Kanej

Recensito il 02/06/2021

Ma bho era per la scuola: io ne avrei fatto a meno