Tempo di lettura stimato:
22h 38m
Genere: Drammatico, Letteratura, Thriller
Editore: Mondolibri
Anno: 2003
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 679 Pagine
Isbn 13: 8022264727105
Trama
Un'ombra cupa si stende sull'infanzia di Harriet Cleve, che cresce con la famiglia in una cittadina del Mississippi: è l'omicidio, senza colpevoli, del fratello Robin, impiccato a un albero del giardino quando lei era appena nata. Quella tragedia ha segnato tutta la famiglia, che non è più riuscita a superare il dolore. Per Harriet, Robin è il "piccolo amico", il legame con un passato felice che lei conosce solo attraverso le fotografie, i ricordi, i racconti dei familiari. Così, nell'estate in cui compie dodici anni, decide di scoprire l'assassino del fratello e di compiere la sua vendetta.
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Le recensioni degli AccioBookers
larighi
Pur adorando la Tartt, questo - dei tre (ahimè) soli romanzi che ha scritto - è quello che ho meno apprezzato. Lo stile rimane inconfondibile, è il suo e per questo rimane comunque un ottimo romanzo. Nell'intreccio però, personalmente, trovo manchi un pò di abbrivio. Il personaggio di Harriet è affascinante perchè, pur avendo solo 12 anni, la ragazzina ha già una forte personalità ed è stimolante leggere gran parte della storia immedesimandosi in lei. Riuscitissima è, poi, la descrizione del legame che lei intreccia con l'amico d'infanzia Hely. Gli aspetti che quindi me lo fanno definire, in ogni caso, un ottimo romanzo vi sono, però per onestà devo ammettere che qualcosa mancava.
Stefi
Recensito il 28/09/2023
La lettura della tragica storia familiare di Harriet è partita meravigliosamente bene. Ero moderatamente coinvolta e curiosa, abbagliata dalla scrittura splendida e minuziosa della Tartt. Ad un certo punto ho cominciato a provare una tale insofferenza che quasi non potevo credere che il libro fosse stato scritto da questa autrice. Non sono una lettrice che ha bisogno di trame necessariamente sconvolgenti o zeppe di eventi. Mi piacciono le riflessioni, le suggestioni, i pensieri raccolti tra le righe che si insinuano dentro di me facendomi partecipare attivamente alle pagine, ma questo libro si piegava e ripiegava su se stesso come un panetto di lievito madre senza darmi mai qualcosa in più. Sarà che l'ho letto poco tempo dopo quel romanzo straordinario che è "Il cardellino" piena di aspettative altissime, fatto sta che "Il piccolo amico" mi ha tremendamente delusa.