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Il giorno dei morti (1)

Edith Wharton

Editore: Coniglio Editore

Anno: 2011

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 92 Pagine

Isbn 13: 9788860632661

Trama

«E mentre scendeva il silenzio sembrava scendere insieme a lei: sempre più greve, sempre più pesante, sempre più assoluto. Aveva la sensazione di udirne il passo proprio alle sue spalle, all'unisono con il suo arrancare.»
Un racconto estratto dall'opera "Racconti di Fantasmi".
Una casa isolata, una tempesta di neve, una figura nel buio e il silenzio più totale. Un racconto brevissimo e intenso.

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Le recensioni degli AccioBookers

🌙 The Moon Witch

Recensito il 03/04/2023

Non avevo mai letto nulla della Wharton e avevo qualche remora: ne sentivo un gran parlare e in genere i racconti di fantasmi non riescono a stupirmi. Invece qui, sarà che si parla soprattutto di paure e autosuggestione, davvero ti par d'essere in quell'enorme casa coloniale, da sola insieme a Mrs Sara Clayburn, a vagare zoppicante per i corridoi freddi e solitari di Whitegates, immersi nella neve di inizio novembre. 

Siamo in Pennsylvania, in una zona di campagna vicino a Norrington, in una casa coloniale isolata e suggestiva conosciuta come Whitegates.
Ci vivono i cugini della Wharton, Jim e Sara Clayburn, insieme alla servitù di vecchia data, "ereditata" dai suoceri.
Quando Jim viene a mancare, la risoluta Sara continua a vivere in quella grande casa tutta sola, ben decisa a non mollare quella proprietà a lei tanto cara. Non la spaventa la solitudine e il fatto che la casa sia così persa in mezzo al niente.
Sara, gran camminatrice, adora vivere in campagna. Ma un giorno, verso fine pomeriggio, sta tornando a casa dalla sua quotidiana passeggiata e incrocia una donna sconosciuta che sta andando proprio a Whitegates. Le chiede come mai sia diretta lì e la donna le risponde che "va a vedere una delle ragazze".
Poi succede un piccolo incidente, apparentemente senza importanza e da lì tutto precipita: Sara scivola su una pozzanghera ghiacciata e si rompe una gamba. Il medico accorre al suo capezzale e le intima di restare immobile a letto se vuol scongiurare l'ingessatura.
Siamo al 31 Ottobre, e quella notte sarà tutto un delirio tra insonnia e claustrofobia di rintocchi infiniti e attesa che tornino i domestici... ma la casa sembra essere vuota. Isolata, fredda, silenziosa e immersa nella neve.

Bellissimo e intenso. Claustrofobico, elegante, suggestivo. Davvero una piccola perla.

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