Tempo di lettura stimato:
10h 44m
Genere: Avventura,
Editore: Mondadori
Anno: 1992
Lingua: Italiano
Rilegatura: Non inserito
Pagine: 322 Pagine
Isbn 10: 8804364998
Isbn 13: 9788804364993
Trama
Alberto Bevilacqua ha scritto non pochi romanzi di qualità e almeno due di qualità eccezionali (Questa specie d'amore e Il viaggio misterioso), ha testimoniato vizi e virtù del nostro tempo, ha preferito l'intelligenza all'arcadia. La sua ultima fatica elegge a protagonisti due personaggi fortemente complementari, Marco Donati e Regina: una coppia di amanti che semina sconcerto tra i potenti corrotti dell'Italia d'oggi. Terza protagonista è una inedita Venezia che nasconde dietro i suoi splendori, lo scandalo di insospettabili complicità mafiose. Marco Donati, che ha accumulato una fortuna col ricatto, vince una singolare partita di roulette russa e assurge a carica di doge della stravagante malavita operante tra laguna veneta e delta del Po; nondimeno Marco, tormentato dalle contraddizioni della vita e sollecitato dalle seduzioni di Regina, è privo di vera attitudine al male e agisce per gusto dello spettacolo, del colpo di scena, della buffoneria. È un po' simile al Frédéric Le- maître che in Les enfants du Paradis fu inter- pretato da Pierre Brasseur; il suo contesto è meno cencioso, ma altrettanto orribile ed eroico, così come conviene a ogni corte dei miracoli. L'Airone Rosso, un battello che scorrazza in "quell'universo d'acqua" che è la foce del Po, è reggia, teatro e bordello del monarca: il quale, ormai stanco della commedia, anelerebbe alla rispettabilità, quanto dire a obliare e a essere obliato. Ma lo risospingono nella mischia Squeri, agente segreto più sordido dei suoi inquisiti, Vito Lunardi, titubante delfino del doge spodestato, Tristemare, sicario più dolente che fellone, e i suoi mandanti. A rendere più insinuante l'intreccio si aggiungono un mistero che pesa sulla famiglia di Marco e le ambiguità dei più insigni esponenti dello establishment borghese: fino ad arrivare allo scioglimento, che non rivelerò, ma che assurge a grande beffa verso un mondo istituzionale non più accettabile. Il gioco delle passioni è ingannevole e la mia sintesi ne fa fede. Si può pensare a un frutto fuori stagione, alla
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