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Il coraggio di essere idiota: La felicità secondo Dostoevskij (1)

Igor Sibaldi

Genere: Filosofia,

Editore: Mondadori

Anno: 2018

Lingua: Italiano

Rilegatura: Non inserito

Pagine: 192 Pagine

Isbn 10: 8804686588

Isbn 13: 9788804686583

Trama

I grandi autori sono, da sempre, esperti della felicità: ogni romanzo memorabile racconta di qualcuno che prova a essere felice e che perciò comincia a vivere una storia straordinaria. Per i cercatori di felicità le convenzioni sociali, i doveri morali, le ambizioni di cui tanti si accontentano si trasformano in limiti da superare: il mondo intero diventa troppo stretto. Così è per il protagonista de L’idiota di Dostoevskij: un giovane principe che a tutti appare ingenuo, ma che in realtà vuole soltanto insegnare a non opporsi ai propri desideri più luminosi. Nulla è più rivoluzionario della felicità, secondo Dostoevskij. E nulla è più tenace della paura di conquistarla. Di questa paura, Dostoevskij indaga le cause più profonde e i modi per vincerla, scoprendo una nuova ottica secondo cui intendere l’evoluzione dell’umanità. Igor Sibaldi narra come avvenne questa ricerca, fin dove giunse e cosa occorre per proseguirla oggi.

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Le recensioni degli AccioBookers

wellreadvenus

Cosa NON è questo libro:

  • Un’analisi/interpretazione de L’idiota di Dostoevskij 

Cosa invece è:

  • Una riflessione dell’autore (un’autorità in fatto di letteratura slava: ha tradotto in italiano l’intera opera di D. e Tolstoj) su quello che lui individua come il punto cardine dell’opera di Dostoevskij (e di tutti i Grandi Autori): la ricerca della felicità.

AccioBooks

AccioBookClub 2018; Ottobre e Novembre // «Subito mi sono resa conto che l'Idiota è un tassello di un puzzle più grande, che si allarga all'intera opera di Dostoevskij, a Tolstoj, la letteratura russa e la grande letteratura in generale. Filo conduttore di tutto questo? La ricerca della felicità che fanno gli autori e che li spinge a creare mondi di carta.» - @angelica_suman // «La lettura si è rivelata inaspettatamente scorrevole, mi aspettavo un filo logico difficile da seguire. Invece l'autore ti prende letteralmente per mano e ti porta nel mondo dostoevskiano, analizzando non solo la figura del principe Myskin, ma anche e soprattutto altri personaggi partoriti dalla mente dello scrittore russo.» - @annaritacoluccia