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Il buio oltre la siepe (93)

Harper Lee

Genere: Drammatico, Classici moderni, Letteratura

Editore: Feltrinelli

Anno: 2013

Lingua: Italiano

Rilegatura: Non inserito

Pagine: 304 Pagine

Isbn 10: 8807881551

Isbn 13: 9788807881558

Trama

In una sonnolenta cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l'avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. Riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. Questo, in poche righe, l'episodio centrale di un romanzo che da quando è stato pubblicato, oltre cinquant'anni fa, non ha più smesso di appassionare non soltanto i lettori degli Stati Uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove è stato tradotto. Non si esagera dicendo che non c'è americano che non l'abbia letto da bambino o da adolescente e che non l'abbia consigliato a figli e nipoti. Eppure non è un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel Sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell'Ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. Quale il segreto della forza di questo libro? La sua voce narrante, che è quella della piccola Scout, la figlia di Atticus, una Huckleberry Finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perché Scout è una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico più caro (ispirato all'autrice dal suo amico d'infanzia Truman Capote), ci racconta la storia di Maycomb, Alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona società che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.

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Le recensioni degli AccioBookers

claudiade

Dopo aver letto questo libro, posso affermare di poter eleggere la piccola Scout Finch come una delle protagoniste-narratrici più incredibili e adorabili di cui abbia mai letto. Nella semplicità della sua prosa e grazie alla schiettezza dei suoi protagonisti bambini, questo libro risulta essere quasi spiazzante, perchè è in grado di sbatterti in faccia tutta una serie di verità alle volte un pò scomode, con l'occhio innocente di un bambino e la sua visione in bianco e nero delle cose. Questa è appunto una storia di bianchi e di neri, di persone perbene che predicano come santi e poi sono i signori dell'ipocrisia, e di reietti che cercano di sopravvivere in un ambiente in cui nessuno li disprezza apertamente, ma che li condanna comunque al gradino più basso della scala sociale, al posto che, secondo i loro valori cristiani, spetta alle bestie. Questa è una storia che mostra l'oscurità nei bianchi, e getta luce sulle paure e le vite dei neri. Si ride, si piange, si riflette, si passeggia insieme a Scout e Jem Finch fra le vecchie strade di Maycomb e, quando la realtà inizia a sembrare troppo strana e contorta e senza senso, perchè ciò che è palesemente giusto viene rovesciato dal pregiudizio della in sbagliato, si aspetta in fondo alla strada l'arrivo di Atticus che con il suo rassicurante tono paterno, torni a spiegarci ancora una volta che ci sono battaglie che anche se sono perse in partenza vanno comunque la pena di essere combattute, perchè l'unica legge non sottoposta alla maggioranza, è la coscienza di un uomo.

Utente eliminato

quattro stelle invece di cinque perché si tratta della versione scolastica, perciò arrivata alla fine del libro ho scoperto che molte righe di molte pagine sono state omesse. a parte l'inconveniente la storia è bella e scritta bene, libro degno di essere considerato un classico.

alessandraxxi

So che è un classico dell'epoca moderna, ma a me proprio non è piaciuto, tanto più che non l'ho nemmeno finito.

giuliintheskywithdiamonds

Libro essenziale.