Tempo di lettura stimato:
12h 44m
Genere: Sociologia,
Editore: Edizioni Tlon
Anno: 2020
Lingua: Italiano
Rilegatura: Brossura
Pagine: 382 Pagine
Isbn 10: 8831498193
Isbn 13: 9788831498197
Trama
La nostra società è ossessionata dai corpi. Forme, misure, lineamenti, imperfezioni, asimmetrie, tutto è fatto oggetto di controllo e valutazione. Tra le caratteristiche più stigmatizzate, fino al punto da essere occasione di denigrazioni e ingiurie, c'è quella del peso. Nel suo libro, Amy Erdman Farrell si concentra sul percorso che ha portato alla comparsa del fatshaming, sulle sue radici culturali, industriali e mediche, mettendo in risalto i dispositivi che creano la narrazione del "corpo grasso" come un corpo primitivo, inferiore, difforme rispetto ai canoni stabiliti dalla società.
Il nostro corpo dovrebbe essere un territorio di libertà, scoperta e autodeterminazione, ma la società in cui viviamo stabilisce canoni e misure che portano a considerarlo semplicemente “giusto” e “normale” oppure no. Se il nostro è un corpo non conforme, la società ci fa capire che abbiamo qualcosa che non va, qualcosa di cui dovremmo vergognarci e cercare di cambiare a tutti i costi. Fat Shame è il primo saggio sulla grassofobia a uscire in Italia, e ha quindi il compito di aprire una riflessione, spiegando l’origine di questa cultura, mostrando quanto siano profondi i pregiudizi nei confronti delle persone grasse e spingendo a cambiare finalmente lo sguardo sul proprio corpo e su quello degli altri. – Maura Gancitano
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